domenica, gennaio 10, 2010

Fantasmi




E' così difficile immaginare una società multietnica in cui le relazioni umane siano regolate dalla Giustizia,che è uguale per tutti?

A Rosarno è esploso ferocemente il malessere che cova da anni in una società abbandonata a se stessa, dove lo Stato non c'è e lascia che a gestire l'intera vita sia la 'ndrangheta.

"Lo Stato non vede i fantasmi e si comporta da fantasma quando non vede ciò che tutti sanno, non sa ciò che tutti vedono: che le migliaia di extracomunitari sono tenuti praticamente in schiavitù rispetto ad un lavoro massacrante nei campi per 15 euro al giorno, quasi sempre nelle mani di personaggi vicinissimi alla ‘ndrangheta"."E’ come, ad esempio, se le arance clementine si raccogliessero da sole, si auto-caricassero sui camion, si lavorassero l’una con l’altra.Improvvisamente – crudo e cinico paradosso – sono proprio i colpi di fucile e le sprangate in testa che fanno, per la prima volta, uscire questi soggetti dalla condizione di fantasmi." . Così il quotidiano locale, Strill.it, tenta di spiegare la situazione ad un giornalista svedese che fatica a comprendere l'improvvisa esplosione della violenza contro gli immigrati.

Quassù, nel lontano Nord, c'è il rischio di considerare i fatti calabresi come l'ennesima manifestazione da Far-west del Sud troppo diverso , dominato com'è dal potere delle varie criminalità organizzate. La tentazione di considerare che tutto ciò avvenga in un'altra realtà è facile.Eppure, aprendo un po' gli occhi, non è difficile accorgersi che anche nell'evoluta Padania esistono fantasmi costretti in schiavitù. Tantissimi. Potremmo accorgercene se solo si confermasse lo sciopero dei migranti ,sull'esempio del francese "La journee sans immigres: 24 h sans nous",il prossimo 1 marzo.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

un caro abbraccio Ser.. sono di corsa, Altro che schiavitù al nord?? c'è eccome. purtroppo sono tremendamente stanca carissimo e non so' il perchè ..
ti bacio. Barbara

Anonimo ha detto...

si , è vero..anch'io sono nella "floridissima" Padania, ma ci tengo anche a precisare che ci sono persone costrette in schiavitù e maltrattate, e non sono extracomunitari. Ti potrei raccontare di come questi poverini hanno delle corsie preferenziali per quanto riguarda gli aiuti familiari..ti potrei raccontare di un'amico che ha perso un lavoro ed ha 3 figli da mantenere, ma che il comune lo mette "dietro" a queste "povere" persone che arrivano da paesi poveri. Il mio amico in questione, fatica atrovarsi un lavoro, e non sa che cosa dar da mangiare ai suoi figli.. Sono sicura di quello che scrivo, non sono razziista..da anni quando il mio lavoro me lo permette..mi offro per insegnare i compiti il pomeriggio a bambini extracomunitari. Conosco benissimo la situazione, sono anch'io un'educatrice, sebbene in materie molto "artistiche" .vanno aiutati, ma anche noi ne abbiamo il sacrosanto diritto. Non per questo però è giustificata la violenza..scusa per l'intrusione, ti ho letto sul blog di Barbara!! e poi vedo altri amici qui,: Buona domenica Nico

Anonimo ha detto...

Il tuo post dice quello che volevo dire io. Grazie. Sono stato fidanzato con un clandestino (un ragazzo argentino) e ho vissuto sulla pelle cosa vuol dire non avere un futuro, una speranza, una possibilità. Le parole di Im'so Guy mi spaventano un pò. Il mio ex mi ha insegnato che l'apparenza inganna...ovvero, lui, che era un ragazzo bello e dai tratti molto italici non aveva grossi problemi, nel senso che in un anno di clandestinità non è stato mai fermato per un controllo dalla Polizia perchè non suscitava allarme o sospetto...è tutto diverso per i clandestini di colore o con tratti somatici evidentemente diversi. Premetto che il mio ex lavorava, ma mai con un contratto effettivo...ha lavorato persino alla mensa della Rai...come non lo so. Quando è tornato in Argentina con il padre, abbiamo tentato di riportarlo qui in Italia ma la legge Bossi-Fini ha reso il tutto impossibile. Dopo un anno di lotta abbiamo desistito...e ci siamo dovuti lasciare. E ci amavamo. Peccato che certe etnie che hanno una mafia potente alle spalle e molti soldi a disposizione, riescono a fare quello che vogliono...a far entrare chi vogliono...spesso per sfruttarli senza pietà...vedi Cinesi. Un bacio...e per favore...maggiore capacità di comprensione...grazie. Alias

ser ha detto...

E' vero, ci sono Italiani che stanno pagando duramente la crisi nell'indifferenza generale (Governo/ cittadini), ma a Rosarno come in tante altre realtà c'erano e ci sono centinaia di schiavi, pagati in nero meno di 20 euro al giorno!!! Italiano o no, nessuno deve essere trattato da schiavo nel nostro Paese. E nemmeno altrove. E basta con le generalizzazioni: non tutti i migranti sono islamici e non tutti gli islamici vogliono dettare legge in Italia. Piuttosto, com'è che nel nostro Paese si vendono a "metrature d'oro" terreni per edificare moschee, centri culturali, etc., se davvero ci infastidisce l'esigenza di pregare degli islamici? Forse che ci interessa di più monetizzare che preservare l'italica, cristiana identità?E che dire delle schiave- prostitute che tutti fingono di non vedere, salvo sfruttarne i buoni servigi all'occorrenza?Forse ci siamo talmente abituati all'ipocrisia da non accorgerci di averla elevata a sistema di vita e costume.Forse per questo il cammino della nostra civiltà sta segnando il passo.

Anonimo ha detto...

sottoscrivo la tua precisazione caro Ser...:-)Alias

varesex ha detto...

Interessante lo sciopero del primo di marzo.... i in blocco molti dei settori indispensabili allo svolgersi delle normali giornate francesi. oggi con uno degli ospiti abbiamo discusso sul diritto di tutti di vivere in modo dignitoso tutti e noi convinti di avere diritti non siamo assolutamente i padroni dell'italia solo perchè abbiamo la nazionalità. Un abbraccio e buona domenica

Franco ha detto...

Che ricoda molto "A day without gay" del 24/11/08 negli USA...E' vero, che sia Italia del Nord o del Sud poco cambia: esiste un sommerso difficilmente identificabile alla luce del sole se non con iniziative del genere. Ma se gli italiani e i calabresi si rivoltassero con la stessa forza contro la mafia anziché contro il capro espiatorio avremmo già fatto il primo passo.