giovedì, gennaio 28, 2010

LiberaMente


La memoria di ciò che è stato, degli orrori di cui degli umani si sono resi colpevoli nei confronti di altri umani, dovrebbe vederci uniti nel guardare al presente e anche al futuro con occhi ed orecchie attenti, perchè ciò non accada più. A quanto pare non è così: i luoghi comuni, le generalizzazioni, i pregiudizi trovano ancora terreno fertile tra noi. Non voglio lanciarmi nell'apologia della gente islamica, ma almeno segnalare che l'eventuale arretratezza culturale, secondo ovviamente la nostra idea di cultura e civiltà, non va confusa col fondamentalismo, presente anche in diversi gruppi occidentali "cristianizzati", spesso strumento del potere politico-economico. Almeno per rispetto dei milioni di morti del passato, perchè non siano morti invano.

Il grande Bonhoeffer, impiccato nel carcere nazista di Flossemburg, ci ha insegnato che dietro un accecamento collettivo c'è sempre una potenza, politica o religiosa, che conta sull'istupidimento. Il fanatico non perde le proprie capacità intellettuali, ma la libertà interiore, per cui non è più in grado di ragionare autonomamente. Come quando, molto più in piccolo, ci innamoriamo e perdiamo quella lucidità che magari ci caratterizza in situazioni normali. Diventa quindi inutile pretendere dal fanatico risposte razionali, perchè opporrà solo frasi fatte del tipo :"I magistrati sono tutti comunisti, perciò mangiano i bambini"...

Fare Memoria è quindi anche liberarsi il più possibile da stereotipi e pregiudizi, per osservare e valutare criticamente la realtà contemporanea. Non è facile, perchè nel corso della vita esperienze e conoscenze si accumulano dentro di noi e, se non stiamo in guardia, finiscono col diventare falsi"miti" rassicuranti ed accomodanti per ogni occasione in qualche modo simile ad una già vissuta. La libertà interiore è davvero un bene prezioso, faticoso da mantenere.

Qui al Nord dobbiamo fare i conti quasi quotidianamente con certi fanatismi che, se appena appena non stiamo attenti, rischiano di fare breccia dentro di noi attraverso il linguaggio , certe manifestazioni apparentemente banali e superficiali o i soliti luoghi comuni,per poi occupare spazi via via più significativi e pericolosi. Ecco perchè condivido le paure manifestate da qualcuno nei commenti al post di ieri. Proprio perchè la persecuzione e la discriminazione storicamente sono stati scritti nei nostri dna, noi per primi dobbiamo liberarci da qualsiasi forma di pregiudizio e discriminazione. E' un nostro diritto, ma è anche un preciso dovere.

3 commenti:

MELCHISEDEC ha detto...

Il pericolo di nuove forme di discriminazione è sempre incombente; si raffinano le forme, lavorano sotterraneamente, sebbene poi emergano agli occhi di chi vuole vedere.
Bisogna stare vigili, soprattutto da parte di chi può concorrere a liberare le menti da certi fanatismi.
Siamo fortunati noi, Ser.

Anonimo ha detto...

Ciao Ser un bacio scusami ma sono Ko!!!! Sto' cercando di sopravvivere.. Barbara

varesex/ ha detto...

Ieri è stata una giornataccia che mi ha ricordato sul serio che la cattiveria esiste tutt'ora. Dicono di lasciar correre ....e lascia correre oggi e lascia correre domani e .....siamo tutti invischiati nella merda. sono convinto che tutto è corredo genetico. Un abbraccio ser, en e dan