venerdì, marzo 23, 2007

Don Georg, il prete à porter


Saranno anche un po' fissati sul sesso, per secoli lo sono stati prima che il Vaticano II tentasse di allargare gli orizzonti, ma i nuovi gerarchi cattolici ci sanno fare e colpiscono dritto. Non solo i DICO. Prima papa Ratzingher con il recupero del look tradizionale papalino con tanto di ermellino vero, non sintetico, ori pesanti e luccicanti, magari un po' kitsch ma utilissimi praticamente. L'anellone per esempio assolve egregiamente la sua funzione canalizzando i bavosi baciamani che, si sa, lasciano sempre qualche strascico e a Ratzi fa schifo sentirsi la mano umidiccia. Come lo infastidisce il contatto fisico della plebe: troppi batteri, troppa sporcizia.

Ora è la volta del prestante Georg, già nelle fantasie erotiche di tante donne (e forse anche di qualche gay non solo prete), a ispirare la moda e la stessa imprenditoria italiana. Non a caso è uomo dell'Opus Dei, la potentissima, ricchissima e segretissima prelatura massonica vaticana. Il video Don Georg, il prete à porter è la documentazione del "peso"mediatico del più popolare segretario particolare.

Questa apparente attenzione al superfluo, alla vanità (Qoelet,1,2) è in realtà veicolo strategico della missione di questo papato che è il ritorno alla vera dottrina cattolica, tradita dal Vaticano II e dalla sua fissa esaltata del Vangelo prima di tutto. Il problema sta nell'interpretazione dei sacri testi che solo gli specialisti ed i colti possono comprendere, non certo l'uomo della strada. Perciò insieme alle indicazioni degli abiti adatti da indossare nelle cerimonie, ecco l'annuncio (per ora solo di questo si tratta) che la lingua latina si accompagna meglio all'eleganza dei vestimenti, esprimendo nel contempo perfettamente il senso del mistero proprio del rito. La comprensione dei simboli e dei segni rituali, come del testo sacro, deve avvenire solo attraverso la mediazione del clero, unico depositario dell' interpretazione ortodossa. Tra non molto la Bibbia in italiano (e nelle altre lingue) tornerà all'indice. Del resto non fu un altro tedesco a volerne per primo la traduzione in lingua corrente dalla sola versione latina consentita? Presto il danno sarà riparato.

1 commento:

Ivan ha detto...

... anche la chiesa ha il diritto di suicidarsi no? Sembra che stia portando la sua opera a buon termine. A meno che lassù ci si renda conto che Benedetto è andato oltre la sua missione e deve tornare alla casa del Padre al più presto per rendere dei conti...
Vorrei sapere quanto è gay (represso?) questo Papa di cui non amo lo sguardo per niente!
O forse deciderà di piantare tutto per andare a ritirarsi in un convento, a scrivere le sue memorie.