domenica, settembre 23, 2007

Più leggeri


Ed eccoci alla domenica che potrebbe cambiare la nostra vita! Nonostante si sia fatta l'alba come il solito stanotte (quasi le 4!!!), ci siamo svegliati prestissimo. Anche i miei compagni intendo, sia pure leggermente più tardi di me. Dopo pranzo un'altra ricognizione, per FliDan la prima perchè tutto è accaduto nel giro di pochissimi giorni, poi la riflessione comune, la discussione e infine la decisione. Naturalmente prendendoci le nostre solite pause d'amore. Domani mattina la soluzione definitiva che diventerà forse già concretamente impegnativa. Un passo alla volta i nostri sogni potrebbero cominciare a prendere forma, iniziamo da quelli più piccoli e già percorribili, ma non smettiamo di sognare in grande pensando al futuro.

Nella serena agitazione che caratterizza queste giornate, sono riuscito poco fa a dare un'occhiata agli sviluppi della comunità glbt lariana attraverso il suo sito. Ci eravamo tenuti fuori, in apnea appunto, per non condizionare in alcun modo gli ideatori originari coi quali non abbiamo sintonia di vedute. E' giusto il confronto dialettico, ma siamo consapevoli di dovere rispetto assoluto nei confronti di chi ha pensato e vuole qualcosa sul territorio, anche se non corrisponde esattamente al nostro modo di essere e di pensare. Poco importa: democrazia significa anche farsi da parte quando occorre, lasciando che le idee altrui avanzino come da programma stabilito.

A dire il vero, ammetto di non aver compreso l'evoluzione del dibattito interno alla comunità e quindi l' indirizzo scelto. Forse è ancora prematuro, anche se gli iniziatori tradiscono puntualmente in ogni messaggio l'intento originario, riconoscibile tra le righe. Sono rimasto stupito che Paolo pensi addirittura ad una Casa comune delle diversità , tipo quella di Napoli, che noi stessi segnalavamo entusiasticamente il 7 luglio 2006. Siamo ancora convinti che quella sia una strada da percorrere, pur non sapendo come stia maturando l'esperienza partenopea.
Siamo però cresciuti noi novios da allora e con noi il nostro pensiero. Ottima la Casa comune delle diversità, perchè ogni persona dovrebbe lottare per i diritti elementari di tutti e non solo della propria categoria. Siamo rimasti ancorati a questa idea fondamentale. Non condividiamo più invece la necessità di omologazione in vecchie o nuove associazioni , ma questo è discorso vecchio. Ciò che ormai è inutile, deve essere abbandonato. Naturalmente è solo il nostro parere: noi ci sentiamo già più leggeri e liberi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sto leggendo il tuo blog,continuo a non essere daccordo con te e sono fiero di quello che pensoCmq ribadisco ancora che credo nella casa comune delle diversita',anzi,noi iniziatori,crediamo fortemente e crediamo nelle associazioni.Se non ci credavamo, ci tenevamo in disparte come voi...E' il nostro obiettivo, e ci arriveremo...
Cmq io mi firmo,visto che non hai menzionato il mio nome..
Paolo

El novio ha detto...

Ho provveduto ad inserire correttamente il tuo nome come sostenitore della Casa comune delle diversità.Scusa la non citazione. In bocca al lupo!
ser

Medusaboy ha detto...

ma usando la parola NOI, Paolo a chi si riferisce???? Spero non parli delle persone che hanno partecipato agli incontri del gruppo gaylesbico, perchè se così fosse, io non ne sò nulla e non concordo assolutamente

Ulisse ha detto...

Mi sento in gran confusione, nel senso che non ci sto capendo niente, ho l'impressione che ognuno parli di cose sue indipendentemente da quello che dicono gli altri.
Un po' come questo dialogo:
A: -era buona la pasta ieri sera-
B: -in effetti il viaggio è stato molto bello e le nuvole dall'aereo suggestive-
C: -la pittura non è il suo forte-
D: -come faccio ad abbordare Francesca?-