mercoledì, gennaio 31, 2007

La defezione della troppia

Ebbene sì, è accaduto che la troppia ha dato forfait alla partita di calcetto da tempo programmata per il prox venerdì 2 febbraio. Ci sono motivazioni oggettive molto forti, non prevedibili al momento della programmazione, che hanno pesato sulla scelta di non partecipare all'incontro agonistico contro le lalle, ma determinante alla fine è stata una sorta di demotivazione che noi stessi, per primi, abbiamo tentato di analizzare. L'entusiasmo dello scorso 16 settembre indubbiamente si è attenuato. Allora la partita era un momento di puro divertimento, ma anche una delle tante occasioni serene e simpatiche per fare gruppo all'interno della nascente comunità lariana. Avevamo voglia di metterci in gioco e non solo sul campetto di calcetto, ma in tutti i sensi. A distanza di mesi ci siamo resi conto che non è cambiato molto da allora, sono nate comunità virtuali, forse anche troppe per una piccola realtà come Como, ma di fatto siamo rimasti la solita compagnia iniziale, cui si aggiungono, nelle occasioni speciali, gli abituali 6/7 amici che presenziano forse più per curiosare che per partecipare. E' un po' di tempo che tra noi ci interroghiamo sulle cause di quello che a tutta prima sembrerebbe un flop, di cui condividiamo pienamente la responsabilità. Troppo facile imputare alla difficile realtà comasca la causa di ciò. Siamo tutti diversi, anche all'interno della troppia lo verifichiamo quotidianamente, normale quindi che in un contesto di persone più ampio debbano convivere il simpatico, l'ombroso, l'accomodante, il casinista, l'imbranato, il giovane, il vecchio, etc. Fin qui tutto ovvio, tutto normale. Sono diversi anche i gusti di ciascuno, gli interessi, il modo stesso di concepire il divertimento, lo stare insieme. Noi troppia per esempio - i nostri amici se ne sono accorti- non amiamo molto i giochi di società, dopo uno o due giri puntualmente ci annoiamo. Normale anche questo. Gli stessi impegni, personali o di coppia/troppia, sono un fattore di cui tener conto. I fine settimana e altri momenti dell'anno raramente siamo disponibili triplicemente: a volte risolviamo dividendoci, ma è sempre una fatica, perchè il tempo del nostro stare insieme non ci basta mai.
Una partita di calcetto deve essere per noi autentico momento di svago in questo stressante periodo dell'anno, ma se assume la connotazione di un impegno perde, ai nostri occhi, la stessa ragion d'essere. Ci auguriamo che i nostri amici se ne rendano conto. Non siamo certo indispensabili, nemmeno per un incontro di calcio.
Per me poi, scrivo qui in prima persona, il match ha perso ogni interesse nel momento in cui l'ho visto pubblicamente annunciato tra gli appuntamenti della virtuale comunità gay. Oggi non mi interessa più l'aggregazione "mordi e fuggi" del passato: avrei voluto in questo caso un semplice momento sportivo tra noi che ci frequentiamo abbastanza regolarmente, perchè, nonostante l'età e soprattutto la paurosa mancanza di fiato tanto da rischiare l'asfissia sul campo, ho un glorioso passato agonistico che voglio ancora esibire, specie di fronte alle giovani, tracotanti leve. Ma questo è un altro discorso.
Abbiamo sperimentato a sufficienza che i grandi eventi, almeno qui a Como, non fanno necessariamente aggregazione. Nemmeno le pizzate. Forse sarebbe il caso di individuare altre vie, più tranquille, meno ridondanti, più conciliabili con quanti, schivi e diffidenti verso una certa realtà, sono intimoriti dalle "masse", preferendo una dimensione più familiare e raccolta.Il successo non è dato dall'esagerato numero di persone che riusciremo ad attirare ad una festa/evento, si misura piuttosto dal dopofesta in poi, quando le luci e le musiche sono spente e nuove persone restano con la voglia di frequentarsi, di dialogare, di porsi e realizzare obiettivi comuni.
L'importante è chiarirsi su ciò che vogliamo fare, se continuare a divertirci tra noi o invece impegnarci a fare gruppo col maggior numero di persone possibili, perchè ancora convinti della bontà dei nostri antichi propositi.

20 commenti:

observerer ha detto...

A quanto pare il gruppo chiamato in causa non ha nulla da dire. Il che è già una risposta in effetti. Concordo pienamente con le tue/vse riflessioni. I miei dubbi iniziali su quanto Arcobalario si proponeva sono confermati dalla realtà che osservo sui vari siti. In bocca al lupo e...non perdete tempo!

niko ha detto...

Sono solo un vicino bergamasco che frequenta regolarmente il vostro blog e tramite voi seguivo con attenzione gli sviluppi della comunità gay comasca perchè ero colpito dall'entusiasmo dei vostri racconti.Visito saltuariamente i siti linkati , ma sono piuttosto statici e non vedo uguale entusiasmo e partecipazione.Avevo il sentore che qualcosa non funzionasse più tanto e ora ne ho la conferma, più dal silenzio dei commenti come dice il commento precedente che da quello che scrivete. Mi spiace,rompo il mio silenzio solo per dirvi di non abbattervi e continuate così, senza fissarvi sulle problematiche omosessuali che tutti siamo prima persone e cittadini. Mi piacerebbe conoscervi.Complimenti per la vostra storia e il blog.

El novio ha detto...

Ho letto il vostro commento, in parte lo condivido in parte no.
Comincerò dalla fine, voi dite che quello che più conta è il dopofesta, però per esserci un dopofesta ci deve prima essere una festa così come non può esserci un dopo-sanremo senza sanremo. Quando mai c'è stata una festa?
Mi sono fatto un mazzo così per mettere in piedi il sito di Arcobalario, ci ho perso delle giornate intere, delle serate, tutto tempo che avrei potuto impiegare per portare avanti e far crescere i miei siti ed il mio blog, a parte ZioMario che mi spedisce regolarmente le sue recensioni musicali nessun'altro si è dato la briga di dare una mano affinchè il sito crescesse. Praticamente ogni volta che ci siamo visti ho chiesto aiuto, anche rompendo un po' le scatole ... niente. Ho spedito email chiedendo collaborazione ... ci fosse uno che mi abbia anche solo risposto non ho tempo oppure non so scrivere, il nulla più assoluto.
La gente arriva se gli si offre qualcosa, se però quello che si dà è un bello zero è ovvio che nessuno arriva.
Il difetto di Arcobalario è che non è nè carne nè pesce, è nato come associazione ed è rimasto solo uno spazio virtuale perchè nessuno se la sente di metterci la faccia e anche qui se non ero io che mi sbattevo a mettere giù uno schifo di statuto nessuno avrebbe mosso dito.
Bla bla bla, tante parole ma fatti zero.
Ok! poi però non lamentiamoci se le cose non vanno come vorremmo.
Scrivete che non ve la sentite di partecipare alla partita perchè è stata pubblicizzata, scusate ma qui vi state contraddicendo, se non si pubblicizzano all'interno della comunità omosessuale lariana eventi come questo come si fa a creare un humus, una comunità?
Si voleva fare una festa proprio con lo scopo di far crescere o meglio far nascere questa comunità che adesso non c'è, che fine ha fatto? Non lo so.
Qui più che un j'accuse direi che c'è bisogno di un mea culpa.
Per quanto riguarda le pizzate io invece non smetterò mai di ringraziare ZioMario che le ha organizzate perchè tramite una semplice pizza ho conosciuto lui, ho conosciuto voi, ho conosciuto Lucio e Roby e tanta gente che adesso è diventata mia amica.
Scusate tanto non vorrei peccare di orgoglio ma qui se c'è qualcuno che dovrebbe essere scazzato sono io, e in effeti lo sono perchè mi sono stancato di parlare ai mulini a vento.
A questo punto ad Arcobalario pensateci voi, io non ho più intenzione di gestirlo.
Ulisse

Ulisse ha detto...

Vedo che il server del blog funziona alla grande, prima non mi accetta il commento e poi me lo pubblica.
Vabbè cmq vi ho risposto anche su Arcobalario.

Medusaboy ha detto...

comprendo prefettamente le posizioni personali della troppia, che ovviamente non giudico in quanto miei amici. Mi permetto solo di dire alle 2 persone anonime ( dal momento che non si sono firmate con il loro nome) che quel poco che si fà, è grazie all'iniziativa di poche persone, che ci mettono la faccia e il nome. Purtroppo questo non è abbastanza, dal momento che pur chiedendo colaborazione, tale richiesta è sempre stata negata. In ogni caso, facile dare giudizi su una situazione che non si conosce da vicino, e scrivere che la situazione è statica...
Forse Niko non ha visto con attenzione il sito di gaycomo, che tra qualche giorno compie un'anno di attività. Non perchè sia un sito gestito da me e dal mio compagno, ma siamo stati i primi a cercare di fare qualcosa concretamente per la comunità glbt comasca, con pochissimo aiuto. In ogni caso, abbiamo continuato ad andare avanti, a cercare di organizzare qualcosa per aggregare. Purtroppo se non c'è riscontro cosa si può fare? L'entusiasmo non ci manca di certo. Non hai idea dello sbattimento nel cercare contatti, nel promuovere ogni minima cosa, ne fare pubbliche relazioni,partecipare come partner al primo evento gay comasco, senza neanche un minimo di riconoscimento.. eppure non ci siamo demoralizzati affatto, e continuiamo... se avessi visto il sito, avresti notato i cambiamenti affettuati, le richieste di link che ci sono arrivate, i quasi 20000 contatti in un' anno e l'imminente pizzata di compleanno...
Con questo non voglio ne accusare, ne giudicare nessuno. E' solo un'invito ainformarsi prima di parlare di qualcosa che non si conosce direttamente.
Per il resto, credo che la troppia intendesse riferirsi ad altro. Personalmente non l'ho presa come un'"attacco" personale.
Il fatto che nessuno abbia risposto prima, secondo me vuol dire tutto e niente allo stesso tempo. Io di giorno lavoro e uso il pc solo di sera, quindi oggi,a differenza vostra ( vedendo l'orario dei vostri commenti)non ho potuto rispondere. Quando ci ho provato nel tardo pomeriggio, il server era in palla e non ho potuto lasciare un commento prima di ora. Stesso discorso anche per Ulisse, che invece ha risposto sul sito di arcobalario...
In ogni caso, vi invito a venire a Como, farvi riconoscere e a fare 4 chiacchiere di persona, in tutta tranquillità. Esponiamo insieme i nostri pensieri, e chissà che magari insieme con consigli, opinioni e critiche, non si riesca a fare qualcosa insieme.
bene ho concluso...
Mario

Medusaboy ha detto...

dimenticavo.... è chiaro che io parlo solo per me e non per gli altri...
se qualcun'altro ha qualcosa da dire, lo spazio qui sotto non manca..

Medusaboy ha detto...

ma come.. scrivo un commento e prima di me ci sono solo observer e niko, e nel momento che lo pubblico, arrivo dopo altri 2 commenti?????

El novio ha detto...

Ance a me è stato difficile entrare nei commenti. Quello di Ulisse l'ho postato io. Ora ecco il mio personale (sempre che riesca a pubblicarlo):
Fino ad un certo punto concordo pienamente Ulisse, compresa, in toto, come dichiarato nel post, la nostra piena, consapevole responsabilità. Per quanto riguarda la nostra non partecipazione concreta ad Arcobalario, ricordo che ogni volta ci siamo incontrati, proprio tu, Uli,gestore fondatore del sito,hai ribadito che SOLO TRE persone avrebbero potuto accedere direttamente come "operatori" e le tre persone (di cui una ovviamente sei tu) si erano già rese disponibili. Più volte ti è stato chiesto questo particolare(ognivolta chiedevi aiuto) ottenendo sempre la stessa risposta. Infatti la nostra partecipazione c'è stata sia pure limitata ai possibili "interventi" di un qualsiasi membro registrato. Sulla publicizzazione dell'iniziativa, se rileggi attentamente il post potresti scoprire che NON c'è contraddizione: non si può confondere un momento di svago con un "evento" per creare humus.Almeno non senza avvertire chi invece lo ritiene un semplice momento di gioco, come una qualsiasi serata al karaoke con la compagnia. Non sono queste comunque le argomentazioni interessanti: siamo già soddisfatti che il problema si sia posto, anche se per la verità la discussione è stata raccolta principalmente da "esterni"che ringrazio comunque,anche se ovviamente non conoscendo la situazione siete un po' troppo precipitosi nelle conclusioni.Il vostro intervento ha forse però acceso la discussione e questo è positivo. Per le pizzate si intendeva semplicemente sostenere che da sole non bastano. ser

saffo ha detto...

Mi sento chiamata in causa, ma sinceramente non c'è molto da dire caro observer..
Mi chiedo come fai a concordare con le sue/loro riflessioni se non sai nemmeno i fatti...è facile dietro ad un pc parlare e sentenziare...
Il discorso è un altro..non credo ci sia bisogno sempre del virtuale per creare un bel gruppo, che a mio avviso è nato nella realtà..
Noi preferiamo utilizzare metodi piu' immediati per organizzare eventi o semplici partite..
La mia ragazza si sbatte quasi tutte le settimane a mandare 30 sms alle persone per chiedere la loro presenza a pizze o partite e a volte non arrivano nemmeno le risposte.(forse è piu' giusto che si incazzi lei,non credi?)
Il blog o i siti possono servire solo per far conoscere la comunità o gli eventi non di certo x portarti a braccetto direttamente sul luogo.
Piu' volte si è chiesto di andare insieme a vedere i luoghi per organizzare la festa, per farci conoscere (io ho anche preso i contatti, ect)ma all'ultimo le persone (non certo quelle citate sul blog)si ritirano..
Diciamocela tutta se non si ha voglia di crescere nessuno dice niente ma basta poi non sentenziare in una realtà molto virtuale.
Scusate lo sfogo, ma certe cose mi danno i nervi.
Quella di venerdi è semplicemente una partitella organizzata da tempo e per come sono fatta io se si prende un impegno si porta a termine, che sia una pizza, un cinema o una passeggiata con un amico.Mi dispiace ma abbiamo una visone molto diversa di Amicizia.

Per il resto concordo con zio mario (anche se il sito non lo gestisco)e mi scuso con Ulisse perchè per problemi vari ancora non ho dato il mio contributo al sito, ma per altre cose cerco di essere sempre presente.

saffo ha detto...

"Per me poi, scrivo qui in prima persona, il match ha perso ogni interesse nel momento in cui l'ho visto pubblicamente annunciato tra gli appuntamenti della virtuale comunità gay. Oggi non mi interessa più l'aggregazione "mordi e fuggi" del passato: avrei voluto in questo caso un semplice momento sportivo tra noi che.."
Scusa ma anche l'altra volta era stato pubblicamente annunciato..anche sul vostro blog..e poi lo sai che le persone che vengono sono sempre le stesse e soprattutto ho da comunicarvi che i ragazzi non arrivano al numero per cui la rivincita sarà persa a tavolino.:-)

niko ha detto...

Scusate se mi sono intromesso io che sono "straniero".Non volevo certo arrivare a conclusioni, solo avevo letto il post ieri pomeriggio e francamente mi stupivo del silenzio.Le riflessioni poste dalla troppia mi sembrano serie e non pongono nemmeno il problema dell'amicizia quanto quello della comunità comasca che, se ho capito bene, è un'altra cosa. Ma non voglio fare un'altra gaffe. Mi basta sapere che la discussione tra voi continua e potrò continuare a leggere le vostre iniziative. Per uqanto riguarda i siti io, un po' superficiale, vado subito a leggere i forum che sono i luoghi interattivi. Ecco perchè forse troppo superficialmente li ho definiti un po' statici. Mi scuso con tutti. Magari verrò a conoscervi davvero perchè mi piace la vostra partecipazione accalorata.

Medusaboy ha detto...

ho come l'impressione che si sia perso di vista il punto principale del post e si stia "svolazzando" sulle parole e su alcune frasi senza focalizzare qual'è il vero punto della questione....

saffo ha detto...

bene allora zio mario qual'è la questione??
Si sono mescolate troppe cose..

El novio ha detto...

Bravo zio! Pregherei, perchè abbia un senso questa discussione, che prima si leggesse il post senza attribuirgli affermazioni inesistenti o non corrette. Cara Saffo, se vai al rimando "16 settembre" trovi il post del giorno dopo: allora i particolari ( luogo e ora) sono stati pubblicati solo il 17 (giorno successivo).Nico, tra, non scusarti, in fondo "sei servito" anche tu nel dibattito in atto. E comunque hai ragione, noi non abbiamo posto il problema dell'amicizia(non è questo il problema, tantomeno da discutere in questa sede), ma della "nascente" comunità lariana. Di un gruppo di persone adulte che si distingue da qualsiasi gruppo adolescenziale perchè, oltre allo star bene insieme (che può esserci o non, è accessorio) si pone degli obiettivi precisi. Nel post abbiamo tentato di porre appunto la questione degli obiettivi, quelli che hanno caratterizzato e determinato il nostro voler "fare gruppo" all'inizio. Se possibile quindi suggerirei che si leggesse il post senza ... quel certo "disagio". ser

Roberto ha detto...

Ciao Ragazzi
Sopno Roberto. Ho letto tutti i vostri commenti e il post di Sergio. Sul post non voglio fare commenti... la troppia li considero degli amici e qui non si discute l'amicizia, che da parte mia per la troppia è assodata, voluta e stimaata.
Io credo che il progetto "arcobaleno" sia andato a fondo un po' per colpa di tutti. Mi dispiace notare nei post un lieve gioco allo scarica barile. Anche io forse non mi sono impegnato, ok. Ma qua la questione è un altra.
Prima di tutto vorrei solo dire due cose a Niko!! Io non ti consoco e non so che faccia hai. Presumo che sei gay da quello che scrivi. Hai detto che scrivi dal bergamasco. Io ti chiedo.... nella tua zona cosa state facendo per la comunità gay? tu cosa fai? Il problema della "provincia" è che i gay in provincia non vivono la loro situazione nel luogo, soprattuto non sono setessi nel luogo. la loro "vita sociale" la vanno a vivere a Milano. Tu dovresti ritenerti fortunato, visto che a bergamo esiste un locale Get up e saune. Non voglio sindacalizzare sul fatto .. frequento i locali o non frequento i locali perchè sono ghetti e non mi piacciono. Ma Vi rindete conto di quanto voi a Bergamo e Milano in genere siete forutati? un ragazzo di 20 anni che si scopre gay e non sa cosa fare .. puo' avere una scelta o una possibilità di poter relazionarsi con altri simili a lui, anche in un locale gay. E poi.. sono così atroci i locali gay? io penso che non bisogna far si che i locali diventino il nostro unico scopo della nostra vita. Estremizzare è sempre sbagliato. Nella zona di Como, Che io non conosco; personalmente ho sempre frequentato Milano e in giro all'estero, poteva essere un'occasione di aggregazione. Purtroppo non è stata per diversi motivi. Con Ser tempo fa abbiamo affrontato questo discorso e capisco benissimo le sue ragioni e quello che ha scritto sul blog.
Io forse, davvero ho una visione completamente differente e che non rispecchia la realtà comasca.
Spero che le mie parole non abbiano offeso nessuno .. volevo solo dire quello che penso e portare il discorso su altri focus.
ciao
Roberto

Roberto ha detto...

Ah, dimenticavo alcune cose. Visto che sono in pausa pranzo ne approffitto per scriverle.
Mi sembra di aver letto e capito .. non so chi l'ha scritto e non mi interessa.... che i siti internet sono statici ecc... Allora: puo' essere che non sono dei siti fatti ad hoc per il pubblico gay e non sono ricchi di link, rubriche ecc.. io penso, invece, che internet puo' essere uno strumento molto importante. Mi rifaccio a quello che ho scritto prima... un gay VELATO che ha timore di esporsi nel proprio raggio d'azione, in internet puo' trovare il coraggio di contattare altri gay e comunque di avere un approcio. Infatti quello che Arcobalario non è stato e non si è riuscito a fare è stata la DIVULGAZIONE di informazione. Forse, far conoscere a piu' utenti il sito.. con azioni mirate tipo: chat gay... loghi ecc su giornali distribuiti nei circuiti gay sarebbe stato molto piu' utile che mille parole scritte sul sito. Io in questo periodo sto facendo un sorso di help phone gay a Milano. La cosa che ci stanno insegnando per primo è l'importanza dell'accogliere il potenziale utente dicendo subito per primo il nome: Ciao Sono Roberto dimmi/cosa ti va di dirmi... Questo perchè fa entrare in contatto umano subito le persone. Si manda un messaggio chiaro e forte: tu rappresenti un omosessuale "dichiarato" o almeno trovano una persona gay sapendo il nome. Questo sembra una banalità ma a livello di comunicaizone inconscia arriva molto a chi è dall'altra parte del telefono.
Il mio sogno di Arcobalario era quello di informare e di poter dare una mano ai possibili gay della zona. Vabbè, non è stato così. Comunque credo che avremo modo di parlarne di persona di tutto questo.
ciao

Medusaboy ha detto...

Caro Ser.. per quanto mi riguarda, non mi sento sminuito affatto, anzi... Peccherò di modestia, ma sono dell'idea che se non mi fossi messo io in prima persona, con il mio faccione a cercare di fare qualcosa, ora non ci sarebbe gaycomo, non ci sarebbe arcobalario e forse non ci sarebbe neanche un gruppo di persone che si ritrovano, escono per una pizza, per una partita, per un karaoke ecc ecc...
Sono ormai 4 anni che tento di fare qualcosa. Ho iniziato insieme ad Ulisse, con una chat su mirc ( come ben sai) da lì è partito un pò il tutto, grazie anche al gruppo yahoo di gaycomo. Forse se nessuno avesse mosso un dito, ora non saremmo neanche qui ad interrogarci su cosa fare, cu casa non và ecc ecc...
Ammeto che in prima lettura, un pò mi sono sentito tirato in mezzo, e me la sono un pò presa. Poi rileggendo con calma, atentamente con l'aiuto anche del Tato, credo di aver capito.
Personalmente non mollo il colpo, almeno per quel che riguarda gaycomo. Continuerò a scrivere le recensioni musicali per arcobalario, sperando che qualcuno le legga,ma sopratutto che qualcuno le pubblichi.Se Ulisse non dovesse cambiare idea, spero che qualcuno si faccia avanti per continuare il discorso di Arcobalario, e pian piano con calma e sopratutto con impegno migliorare sempre...
That's all...
ZioMario

Ulisse ha detto...

Alt! Chiariamo subito le cose, i tre di cui ho sempre parlato sono gli amministratori del sito, e sono una cosa.
Un'altra cosa invece è scrivere articoli per il sito, aprire discussioni sul forum, ecc. per i quali non è necessario essere amministratori.
Ho sempre detto che l'accesso al 'dietro le quinte' dovrebbe essere consentito a poche persone per non creare casini, perchè se non si sa dove mettere le mani si può mandare il sito a puttane.
Una cosa diversa è prendere carta e penna e buttare giù due righe da pubblicare che possono essere mandate via email o consegnate fisicamente su un foglio di carta agli amministratori che poi avrebbero provveduto a metterle online, oppure cosa ancora più facile da fare aprire una discussione sul forum che invece è rimasto praticamente in bianco.
Quante volte ho chiesto di scrivere qualcosa? Mai nessuno che si sia degnato di farlo, tranne ZioMario che regolarmente mi spedisce le sue recensioni musicali che poi provvedo a pubblicare.
Non ci vuole molto. Eppure non è stato fatto.
Arcobalario ha motivo di esistere se viene continuamente aggiornato, chi lo visita deve sapere che c'è sempre qualcosa di nuovo, che può essere una ricetta, una recensione, una discussione o una news non ha importanza, però è l'unico modo affichè Arcobalario viva e serva alla comunità. Ciò che si è dimenticato è che Arcobalario non è mio ma NOSTRO, tutti noi che ci siamo imbarcati in questa avventura ci abbiamo messo dei soldi e abbiamo preso un impegno, però finora gli unici a smazzarsi siamo stati io e ZioMario, tutti gli altri si sono girati dall'altra parte anche quando chiedevo aiuto.
Arcobalario aveva ed ha ancora, tutte le carte per diventare un punto di riferimento per la comunità omosessuale, però io non sono più disposto ad amministrarlo, sarò sempre disponibile a collaborare ed a fornire il mio aiuto
ma non intendo più mandarlo avanti.

Ulisse ha detto...

Nelle righe che ho scritto finora appaio incazzato, beh in realtà lo sono però chiariamo una cosa, l'amicizia che mi lega alla troppia e a tutti gli altri matti di Arcobalario non si mette in discussione.
Ciò per cui mi incazzo è che si dice che le cose non vanno perchè non si è riusciti a creare una comunità, benissimo, il ragionamento non fa una piega però io vado oltre e mi chiedo, cosa si è fatto per crearla questa comunità? A mio parere niente o cmq. molto poco; non voglio accusare nessuno perchè tutti siamo sulla stessa barca.
Noto però ancora una contraddizione di fondo, per creare una comunità reale bisogna prima di tutto muovere il culo e poi metterci la faccia, cosa che a quanto pare ben pochi sono disposti a fare.
Per la partita non ho capito ancora bene qual'è il problema, si preferiva tenerla nascosta e fare una cosa inter nos? E' questo il problema, semplicemente divertirsi fra amici?
Per far nascere una comunità bisogna incontrarsi e per farlo serve un evento, qualcosa che aggreghi, se non lo è la partita allora dobbiamo trovare qualche cosa d'altro, può essere una pizzata, un concerto, uno spettacolo, una festa, ci vuole però qualcosa che attiri la gente altrimenti la comunità non nascerà mai.
Oppure ... si crea un gruppo che si ritrova regolarmente, magari al baretto di fianco a Vale o al birrificio o alla darsena o sotto l'ippocastano, un luogo fisso insomma e si fa circolare la voce.
Però dobbiamo anche fissare alcuni punti: quali sono i nostri progetti e che scopi abbiamo? Fintanto che non si chiariscono questi punti non andremo da nessuna parte.

El novio ha detto...

A questo punto credo si sia detto tutto. Il post è stato costruito attorno alla mancata partecipazione ad una partita, cosa che ci ha attirato strali via sms senza che nessuno chiedesse (o almeno si chiedesse) il motivo per cui uno dopo l'altro i troppiani abbandonavano. O sono usciti di senno in contemporanea (beh, perchè no?)o una qualche altra causa seria (sempre che si stimi seria la troppia),pesante (è la definizione del post), non prevedibile un mese fa, è intervenuta provocando la rinuncia a favore di una piena triplice solidarietà tutta interna.Forse proprio il tentativo di farci sentire in colpa, senza sapere e nemmeno chiedere, mi ha suggerito di cogliere comunque l'occasione ( distraendo volutamente dalla vera causa)per esprimere le riflessioni che tra noi andavamo facendo.
Come già scritto in arcobalario, ora ci facciamo da parte perchè l'esperienza ci è servita a definire con maggiore chiarezza la realtà locale e il nostro posto in essa. Continueremo a seguirvi e a fare cassa di risonanza, per quel poco che possiamo, a vostre eventuali interessanti iniziative.