giovedì, marzo 22, 2007


Dite quello che volete ma a me il cielo azzurro con l'aria frizzante, la mattina e la sera persino gelida, di queste giornate di inizio primavera non è che piacciano tanto. Anzi! Io voglio il caldo.Non vorrei però allertare gli scienziati del pianeta, esprimo solo una mia preferenza. Di questo inverno, per quanto mite e sopportabile, non ne posso più. Credo sia legittimo: il corpo e anche la stessa natura ogni tot mesi invocano un cambiamento di stagione. Si ha proprio bisogno di cambiare.

Anche nella vita. Forse perchè si cresce, ci si evolve inarrestabilmente: ciò che eravamo non ci soddisfa più, ci va stretto, avvertiamo nuove esigenze, nuovi bisogni. E' così anche nelle storie d'amore e non può essere diversamente: l'interruzione della crescita equivale a regressione, a morte certa. La crescita in una storia deve avvenire insieme ai compagni, non può essere individuale, ognuno per proprio conto. Qui sta il difficile, ma neanche più di tanto poi, perchè il pigro, colui che fatica a staccarsi dalle certezze rassicuranti e amerebbe rilassarsi a lungo ad ogni tappa raggiunta, è stimolato dagli altri due (o uno, a seconda si tratti di troppia o coppia), dal loro passo che impone il ritmo verso la meta che è sempre più avanti.

Il classico ostacolo che ci si trova ad affrontare (e superare) è la cosiddetta routine che, dicono, può uccidere la passione (il solito pathos).

L'abitudine ai corpi degli amati sembrerebbe elemento che gioca contro. Ma forse è solo una scusa per indagare altri corpi. In realtà, quando si ama e si desidera, la fantasia si scatena e fare l'amore risulta sempre un'esperienza unica, ogni volta diversa e nuova, perchè non ci sono limiti e perversioni in amore. Si può spegnare il desiderio? Ci sono momenti di stanchezza, fisica o mentale, che rallentano ed indeboliscono la carica erotica, ma per fortuna in una storia non si è mai da soli. Tocca al compagno/i il compito di ri-provocare desiderio ed eccitamento. Trovo questo compito esageratamente stimolante anche se delicato, presupponendo una conoscenza profonda del partner.

Purtroppo con i novios è difficile sperimentarlo perchè sono fin troppo eroticamente coinvolti. Da quando abbiamo programmato le vacanze pasquali siamo già proiettati al sole e al mare della Costa azzurra. Moen mi ha addirittura intenerito qualche giorno fa rivelandomi che quei giorni saranno una nuova luna di miele: saremo noi tre soli, in un luogo romantico tutto da scoprire e amare.
Non è difficile amare ed essere amati: basta avere il coraggio di buttarsi anche se il mare, là sotto, sembra lontanissimo. Occorre solo abbandonarsi completamente, senza paura delle conseguenze...

2 commenti:

Ivan ha detto...

Giustissimo!A volte la routine s'inserisce, insidiosa, e guai a chi non se ne accorge xkè è già troppo tardi. Allora ci vuole la volontà, oltre alla consapevolezza, per superare uno stato che uccide l'amore. Inventare di nuovo,scoprire chi ci siamo dimenticato, e soprattutto tempo. La cosa che più manca. Crearsi degli spazi di tempo. Se no è la fine.
A proposito, vorrei tanto andarci anche io, salutatemi la mia Costa Azzura.
Baci

Ivan ha detto...

PS Grazie per il testo... l'ho mandato al mio boy, cosi lo leggerà anche lui, ne vale la pena!
Ivan