martedì, settembre 05, 2006

Mafie


Mentre a Como dobbiamo fare i conti con una gestione vergognosa della cosa pubblica tra l'indifferenza della maggioranza dei comaschi, forse terrorizzati dall'avanzata del comunismo nel resto del Paese, in altre parti d'Italia i tentativi di opporsi alle mafie, rinvigorite dalle leggi promulgate dal governo di centrodestra, sono continuamente boicottati come accaduto al sito dei ragazzi calabresi di E adesso Ammazzateci tutti (http://www.ammazzatecitutti.org/).
Nella notte tra il 28 e il 29 agosto scorso un hacker, dopo essere riuscito ad intrufolarsi nel database del sito, aveva effettuato non solo quello che in gergo tecnico si chiama ''defacement'', cioe' la sostituzione di una o piu' pagine con una pagina falsa, riportante frasi ingiuriose e a volte oscene (di questo genere di attacchi ormai il sito non ne conta piu' il numero), ma addirittura questa volta mettendo praticamente K.O. quasi mortalmente l'intero forum telematico, il cuore stesso del sito. Il fatto è raccontato in un comunicato dell'Associazione dei Ragazzi di Locri (Rc):"Di solito eravamo abituati a leggere queste notizie in relazione ai siti di importanti istituzioni come banche, ministeri, agenzie internazionali, dove i delinquenti del web si misurano per dimostrare la loro folle ed inconcludente bravura informatica. Molta meraviglia ha suscitato tra i responsabili vedere che oggetto delle ''attenzioni'' di uno di questi delinquenti virtuali sia il nostro sito, certamente uno dei piu' conosciuti in Italia nel settore dell'impegno sociale della lotta alla mafia, ma certamente di nessun interesse dal punto di vista economico o istituzionale. 'Chi ha effettuato questa mascalzonata non ha puntato certamente ad arrecarci un danno economico. E' evidente che l'intento e' quello di danneggiarci e comunque di colpire l'esistenza di un forum che ormai ha superato i 1.300 iscritti, diventando di fatto il piu' importante luogo di aggregazione virtuale in Calabria, ed anche in Italia, dei giovani antimafiosi. E questi numeri a qualcuno evidentemente danno fastidio. Adesso bisogna capire a chi. L'atto di oscurarci il sito con un'azione di criminalita' informatica equivale ne' piu' ne' meno ad un attentato. E' come se alla sede di un'associazione si appiccasse il fuoco nella notte, e per questo la nostra risposta e' identica a quella che avremmo avuto se ci avessero incendiato la sede, e cioe' la denuncia immediata alle Autorita' di Polizia. Speriamo che un'indagine condotta dagli specialisti della Polizia delle Comunicazioni possa produrre rapidamente risultati risalendo all'autore di questo crimine. Ai nostri affezionatissimi visitatori ed agli iscritti al forum diciamo solamente che stiamo lavorando come matti per ripristinare al piu' presto possibile la condizione di normalita'. Certo, il rischio c'e': perdere oltre dieci mesi di lavoro. Al delinquente che l'ha effettuata, ed eventualmente al mandante che l'ha commissionata, mandiamo a dire che non solo non ci intimoriscono e non ci demotivano con queste azioni, ma che invece raddoppieremo la nostra presenza ed i nostri sforzi per essere sempre piu' punto di riferimento e testimonianza vivente di quella Calabria che non vuole piegarsi piu' alle prepotenze delle diverse mafie che l'hanno umiliata per secoli. Il forum di Ammazzatecitutti.org e' l'esempio piu' bello di voce libera e priva di censure che in meno di dieci mesi e' riuscita ad unire l'Italia della legalita' e dell'antimafia da Bolzano a Pantelleria. E questa volta il ''pizzino' lo mandiamo noi: guai a quella mafia che oggi sta al passo coi tempi e crede, anche virtualmente, di poterci tappare la bocca''.
Nel Sud c'è poco da scherzare: le mafie sono presenti ancora militarmente. Opporsi significa rischiare la vita. Sono presenti anche al Nord le mafie, tutte, comprese quelle internazionali, come testimoniano atti processuali e sentenze. Ma è una presenza discreta, quella dei colletti bianchi, difficilmente riconoscibile nel tessuto sociale. E guadagna. Guadagna un sacco di soldi grazie all'usura, alla finanza, all'amicizia con amministratori di ogni genere con cui stabilisce rapporti d'affari.
La mafia si insinua in tutti i settori economici, leciti e non. Per fermarla occorrerebbe che tutti i cittadini tenessero gli occhi aperti per accorgersi delle stranezze di certi movimenti, di certi appalti, di certe manipolazioni. I giudici Falcone, Borsellino, Caponnetto ripetevano che può essere vinta solo superando la cultura mafiosa diffusa in tutto il Paese, da Nord a Sud. Quel modo di pensare ed agire che esprime indifferenza e disinteresse per tutto ciò che non riguarda direttamente noi stessi, la nostra famiglia, il nostro clan e che vede nello Stato il primo nemico da cui guardarsi e da ... "fregare". Forse quello che ci manca è un po' di educazione alla Legalità. Ce la insegneranno il vescovo e i nostri amministratori? (s)

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