sabato, ottobre 31, 2009

Eroe!


Una notizia da non perdere: ci sono ancora gli eroi. Mahmud Vahidnia, studente di matematica alla Sharif University, mercoldedì scorso ha avuto il coraggio di criticare la Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei durante l'assemblea annuale degli studenti iraniani . Il giovane Mahmoud, dopo gli interventi ufficiali del Senato accademico e le prime domande (preparate) di alcuni studenti, arrivato il suo turno ha iniziato a parlare, ma sono bastate poche battute perchè la televisione iraniana, che trasmetteva in diretta l'evento, interrompesse le riprese. Per fortuna i cellulari di molti fra i presenti hanno continuato a registrare l'intervento, rilanciato poi sul web. "Voglio dirle qualcosa", ha esordito il giovane rivolgendosi direttamente alla Guida, "perché nessuno può permettersi di criticarla in questo paese? Non è ignoranza questa? Lei ritiene di non fare errori? L'hanno trasformata in una sorta di idolo irraggiungibile che nessuno può sfidare". Dagli studenti è partito dapprima qualche timido applauso che è diventato, in men che non si dica, un chiaro e forte coro di sostegno al giovane collega. Di Mahmoud purtroppo non si sa più nulla da giovedì scorso.
P.S. L'articolo di Iacopo sulla troppia esce stasera alle 19.00 sull'homepage di www.gay.it dove rimarrà per tutto il week-end.

venerdì, ottobre 30, 2009

Bucati


L'influenza A è meno violenta di quella stagionale. Va bene, l'avevamo capito tutti, non ci siamo allarmati, ma perchè anche stavolta tanta propaganda sul vaccino prossimo alla distribuzione quando invece si scopre che si tratta dell'ennesima bufala? Come le case in Abruzzo, come tutto quello che esce dalla bocca di questo Governo, verrebbe da dire. Sembra che nemmeno le categorie a rischio possano beneficiare della prevenzione: la vaccinazione che viene praticata dai medici è quella solita, quella prevista per quest'inverno. Niente di nuovo quindi, tutto come il solito, oscurato, per fortuna, dalla cronaca nera che offre di tutto:dallo scandalo pruriginoso romano, all'omicidio napoletano avvenuto nella "serena indifferenza" dei passanti, al tremendo "caso Cucchi", il giovane misteriosamente morto dopo l'arresto da parte dei Carabinieri. Ce n'è per tutti i gusti. Passano così in secondo piano (o passano del tutto) altre notizie non meno importanti. Per esempio il processo a Palermo a Dell'Utri (concorso esterno in associazione mafiosa) che coinvolge direttamente il premier, oppure la situazione sempre più disastrosa di tante famiglie italiane investite dalla crisi economica, nonostante le ripetute rassicurazioni dei governanti. E poi tutto il resto ancora. Possiamo ritenerci fortunati noi che dobbiamo fare i conti solo con le noiose faccende quotidiane, fossero anche bucati arretrati. Quelli si recuperano sempre!
Il giornalista interessato alla nostra storia era a Pisa, perciò l'intervista si è risolta telefonicamente. Niente cena a "La troppiana". Non sarà comunque il saltuario interesse nei nostri confronti a farci sentire dei "topini in osservazione". Non più almeno di tutte le coppie gaye studiate oggi con giusta curiosità dalla società, perchè ancora novità in quest'Italia che arranca sempre più faticosamente nella sua crescita non solo economica, ma generale (culturale, sociale, politica, morale, ambientale, etc etc).
Domani è sabato e comincia "il ponte" dei morti che però quest'anno cade male, uff. Fa nulla, va già bene così.

giovedì, ottobre 29, 2009

Avanti!



Ci hanno chiesto un'altra intervista. Ci fa piacere che si cominci a parlare delle diverse possibilità d'amore, ma francamente siamo un po' stanchi di tutto quel che segue. Giustamente ognuno vuol dire la sua, ma il più delle volte registriamo solo chiusure preconcette, quando non giudizi del tutto gratuiti sulla base del poco che si può raccontare. In ogni caso le parole si prestano sempre ad interpretazioni . Credo che proporrò al giornalista, nel caso fosse a Milano o comunque in zona, di venire direttamente a casa nostra e vedere come viviamo e soprattutto chi siamo. Non basterà certo il tempo di una cena per capirci, ma almeno racconterà la sua esperienza diretta, anzichè limitarsi a raccogliere risposte a domande che poi son sempre le solite. E comunque c'è sempre il blog a testimoniare che non siamo marziani,ma persone normalissime che si sono trovate a vivere una storia a cui non hanno voluto dire di no anni fa, tanto era meravigliosa e sorprendente, anche se forse avventurosa e sicuramente fuori dal coro. Siamo convinti che altri vivono la nostra stessa situazione, ma ancora preferiscono non sfidare il peso della tradizione. Specie nel mondo gayo che è, temo per sua natura, conservatore, come abbiamo già scritto più volte in passato. Ci sentiamo più forti perchè oggi con noi sul web ci sono le LesDiMaSi ,che stanno dimostrando un coraggio straordinario non solo nel raccontarsi, ma soprattutto nell' affrontare da subito le conseguenze del loro amore. Noi siamo stati decisamente più fortunati, perchè certe prove ci sono state risparmiate.
In conclusione, la porta di casa nostra è sempre aperta agli amici in primis e poi anche a quanti vogliono semplicemente conoscerci, purchè mossi da sincera ed onesta curiosità.
P.S. La foto come il solito vuol essere provocatoria e non rappresenta certo la "modalità" con cui accogliamo i nostri ospiti.

mercoledì, ottobre 28, 2009

Giochi





Ierisera poche parole, giusto le necessarie, poi subito l'amore. Non c'era tempo e voglia d'altro. Succede.Poi Dan ed io ci siamo subito addormentati profondamente. Ora, per Dan è abbastanza normale, quasi scontato, ma non per me.Di solito è En che crolla insieme a Dan. Ieri invece è stato lui a vegliare, almeno finchè ha resistito,sul sonno dei novi. E' una stranezza che registro come tale nella nostra routine. Il mio anomalo cedimento si deve banalmente alla stanchezza accumulata negli ultimi tempi, ma mi piace pensare che invece sia la dimostrazione della continua, indispensabile flessibilità dei ruoli nel gioco della troppia, come in qualsiasi altra relazione. Perchè le persone stesse sono in continua evoluzione . In tre naturalmente c'è più movimento. In tutti i sensi, eh eh. I giochi non sono mai gli stessi, così come le scoperte non finiscono mai perchè ispirate dall'amore. E l'amore, si sa, chiede continuamente "un di più". Di attenzione, di fantasia, di ... amore stesso.
"Fino ad ora ho visto e sentito l'amore nella mente, nel corpo,
nel cuore.
Ora ho varcato una nuova porta, la più naturale,
scontata, presente dal primo vagito: il respiro." (da Respiro).

martedì, ottobre 27, 2009

Amori bistrattati



Già, perdere l'amore è come strapparsi il cuore. C'è qualcosa di peggio? Il cuore è la vita stessa, con il suo pulsante palpitare che spaventa anche, ma regala insieme il senso stesso, il migliore, dell'esistere. Penso con angoscia mista a tenerezza al povero Marrazzo che forse ha perso tutto. Non il potere, il governatorato, la fama, ma gli affetti più cari. Sarà dura rimettere insieme pezzi di cuore. Per cosa poi questa tragedia? Per qualche sfizio pagato ad un prezzo decisamente troppo caro. Non riesco a fare a meno di pensare a quello che starà provando, a come si sentirà per aver distrutto anche la moglie, le figlie.Come tutti quelli che sbagliano si deve assumere le proprie responsabilità, ma ugualmente provo dispiacere per lui. Quello che non ho provato e mai riuscirò a provare per Berlusconi, che ha ben altro cuore, forse rifatto pure quello, ma non più di carne.Tant'è che lui continua per la sua strada, ancora più fiero ed orgoglioso per la nomea conquistata frequentando minorenni e ragazze "in carriera".

Ci sono ancora tanti amori puri che cercano faticosamente tra 1000 paure e difficoltà di essere fedeli a se stessi. All'amore stesso. Alcuni sono ufficialmente riconosciuti e benvoluti, altri devono affrontare in più il peso dell'incomprensione, quando non della persecuzione morale e psicologica. E peggio ancora, in taluni casi, anche fisica. E' così assurdo in tempi di disorientamento generale, di trasgressione coniugale divenuta quasi sistema, per di più ostentato, incoraggiare e sostenere tutte le forme d'amore che nella trasparenza e nella responsabilità vivono coerentemente un legame fondato sull'autentico sentimento? L'orientamento sessuale ,a questo punto, non appare per quello che in effetti è ed è sempre stato, cioè un semplice "accidente" che nulla toglie alla dignità della persona e dell'amore stesso? L'uomo, maschio o femmina che sia, può sbagliare: è nella sua stessa natura. E' coprire ipocritamente l'errore divenuto sistema, al solo scopo di salvare/salvaguardare il principio dell'istituto matrimoniale, che appare anacronisticamente disumano. Se non diabolico.

lunedì, ottobre 26, 2009

Strapparsi il cuore


Le tre belle ragazze di Tre voci hanno problemi tecnici col blog: il cambio di indirizzo non assicura l'aggiornamento in tempo reale. Boh, speriamo risolvano presto il problema perchè, da esperte quali sono delle psiche umana, ci stanno offrendo delle dritte interessanti per capire noi stessi e la nostra relazione con le persone che amiamo. Paura d'amare e Fiducia, gli ultimi due post. "Non temiamo l'amore, ma temiamo che esso finisca, che si interrompa, che qualcuno o qualcosa ce lo possa togliere, strappare", perchè "L'amore travolge e stravolge, l'amore distrugge e rigenera, l'amore ha la forza di farci perdere tutte le nostre sicurezze, e di crearne di nuove ed inaspettate. L'amore é una goccia di pioggia nel deserto e un fiume in piena nella foresta. L'amore dà. L'amore é, anche da solo. Eppure spesso ci tormentiamo proprio per la sua esistenza". "Più siamo coinvolti, e più abbiamo paura del tradimento(...): Quanti di noi rimangono in attesa, aspettando un segnale, un illuminazione che ci dica "ecco", da questo momento in poi ti puoi fidare.Ma arriva davvero?(...) No. La fiducia é faticosa, e come tale va vissuta, ma tenerla per se, in amore come in amicizia, significa tenere per se la propria anima, non lasciarsi andare, perdere così i tesori più nascosti degli altri. La fatica di fare dei gesti non ha confini, le nostre fatiche sono scogli spesso altissimi, ma cosa significa, che non vale la pena di vedere il mare? Che perdo il lato più bello di quello che ho? Che vivo il mio tempo aspettando di perdere qualcosa che, se non mi fido, mai potrò possedere o conoscere?
E se la vita finisse domani, e per paura di fidarmi non avessi mai vissuto? Fidarsi non ha solo a che fare con il nostro "fuori", perché fidarsi di sé rappresenta un altro capitolo gigantesco, senza il quale non é nemmeno possibile pensare di fidarsi di altri".


Oggi vado a cercare in libreria "Pozzoromolo",l'ultimo romanzo, appena pubblicato, dell'amico Gino Carrino. Giulio scrive che "è straordinario, è prosa che si fa poesia pura, poesia che nasce dalla carne, impastata di sangue e desiderio, di emozioni che nascono dal profondo e che ti costringono a sentire quel nido di vespe nello stomaco". Da non perdere!

domenica, ottobre 25, 2009

Onorevole outing


Votare il segretario di un partito alle primarie può per un momento illuderci di vivere in democrazia. Basta, per quello stesso momento, non pensare che premier e parlamentari non sono invece espressione della volontà popolare da che c'è il "Porcellum", il sistema elettorale messo a punto da Calderoli. Proprio vero che quando si nuota nella melma, ci vuol poco per essere felici: una timida sbirciata, complice la luce accecante, fa apparire straordinario il mondo intero. Un po' quello che accade in questa meravigliosa mattina di fine ottobre, disturbata solo dalle notizie sempre più circostanziate delle frequentazioni di quello che ritenevamo l'integerrimo governatore del Lazio. Pare che la sinistra abbia una vera predilezione per i trans,non essendo il primo caso divenuto pubblico. Sarà forse questo il vero segno distintivo dell' appartenenza politica?

Solo qualche giorno fa, fantapoliticando, paventavo il ricatto quale strumento per zittire, anzi azzerare del tutto la politica dell'opposizione (15 Ottobre). Cercavo così di giustificare l'assoluta incapacità della Sinistra, manifestata anche durante i suoi governi, di tutelare almeno la democrazia italiana con semplici leggi già pensate ed attuate nei Paesi civili. Il sospetto si fa sempre più forte. Purtroppo.

A questo punto lancerei un appello perchè tutti gli "onorevoli", decidano per un outing generale profittando della situazione. Proporrei una sorta di condono generale di tutte le magagne nascoste negli armadi, o sotto i letti, passibili di ricatto. Al grido di craxiana memoria: " Siam tutti colpevoli, perciò tutti innocenti!", si faccia piazza pulita di ciò che comunque prima o poi sarà dato in pasto, a spizzichi e bocconi, all'opinione pubblica. Noi, Italiani, capiremo: è notoria la nostra fama di bonaccioni. Estenderei l'appello anche alle "eminenze"catto-gerarchiche: una indulgenza plenaria, previa naturalmente confessione pubblica, che lavi colpe e peccati (indicibili) una volta per tutte. Qui però sconfino nella fantateologia e si complica tutto.
Ci può bastare un'opposizione finalmente libera di compiere il proprio mandato.

venerdì, ottobre 23, 2009

Non basta il mugugno, andiamo a votare!


"Poiché stiamo dimenticando l’esercizio pratico della democrazia, ritengo che sia essenziale andare per affermare che esiste «un popolo» che non si rassegna al degrado democratico e morale: «un popolo che resiste» in nome della propria onorabilità, della propria indisponibilità in nome della propria opposizione irriducibile a Berlusconi e al virus del berlusconismo che ripudia con tutte le proprie forze.Non si tratta di votare PD, ma di usare il PD per un gesto supremo, forte e solenne contro una dittatura già in esercizio. E’ un dovere morale.Andare a votare alle primarie del PD è oggi una scelta istituzionale, una forma di resistenza e l’affermazione del principio della sovranità popolare senza manipolazioni e senza leggi porcate.Invito pertanto tutti coloro che vogliono buttare fuori questo lercio governo e questa laida maggioranza ad andare a votare alle primarie del PD: votate il candidato che volete, votate vostra suocera o vostro genero, votate per il cane o per il criceto, ma andate a votare.In modo particolare mi appello alle donne che, come Rosy Bindi, non sono e non saranno mai «a disposizione» del magnaccia, con questo voto dicono la propria indignazione anche contro le donne di destra che si lasciano infangare,usare e nominare come schiave di un sultano che non ha nemmeno il coraggio di difendersi nelle aule del tribunale.".
Questo in estrema sintesi l'invito di don Paolo Farinella ad andare a votare domenica alle primarie del PD. Con qualsiasi mezzo, con tutte le persone che amiamo e stimiamo.Anche nel caso non condividessimo (non è difficile!) l'assenza di politica e di strategie del PD.

mercoledì, ottobre 21, 2009

Frattura


Non è che quando qui l'aria si fa tesa mi precipito subito alla tastiera, come mi rimprovera bonariamente Dino (il doc). E' che ogni tanto è bene concentrare l'attenzione sui nostri piccoli conflitti domestici perchè , paradossalmente, ciò può aiutarci a vedere con maggiore lucidità e chiarezza quelli ben più grossi e drammatici del Paese.
E a proposito di conflitti:

"Un sondaggio Ipsos di qualche settimana fa confermava tre dati interessanti. Il primo è che in Italia il 54 per cento delle persone si informa prevalentemente attraverso la televisione (il 25 per cento con i quotidiani, il 12 su internet e il 3 con la radio). Il secondo è che il 53 per cento degli italiani considera i mezzi d’informazione molto o abbastanza autorevoli, mentre il 41 pensa che non lo siano. Il terzo è che le persone convinte dell’autorevolezza dei mezzi d’informazione sono le stesse che guardano la tv, e appartengono ai ceti più popolari. L’aspetto preoccupante di tutto questo è che la spaccatura del paese sembra essere più profonda di una semplice divisione tra nord e sud, ricchi e poveri o destra e sinistra. È una frattura narrativa: gli italiani sono convinti di guardare tutti lo stesso film, ma i film sono due – uno raccontato dalla tv, l’altro dal resto dei mezzi d’informazione – e i personaggi e la storia sono molto diversi. Il rischio è che le due Italie non riescano più a parlare tra loro perché non condividono più la stessa realtà, e forse neanche le parole per definirla." (G.De Mauro, Internazionale).
Preoccupante, eh?

martedì, ottobre 20, 2009

L'amore in gabbia



Il post di ieri deve aver disorientato non poco. Eppure che c'è di strano nel registrare tensioni e piccoli conflitti all'interno di una relazione d'amore? Anche questi sono momenti che fanno parte di una vita normale, quotidiana. Andasse sempre tutto bene, forse ci sarebbe da preoccuparsi perchè sarebbe poco reale. Almeno rispetto ai nostri vissuti, che sono fin troppo concreti e perciò anche conflittuali. Così, come spesso vi raccontiamo le meraviglie della vita in troppia, succede si debbano riportare anche le difficoltà dello stare insieme. E' una scelta che abbiamo fatto 4 anni fa ,decidendo di tenere un blog per documentare la possibilità di un amore fuori dagli schemi tradizionali . Fuori dal coro, per usare l'espressione cara alle ragazze di Tre voci. Quest'amore, ormai possiamo affermarlo con certezza, è possibile: non ci consideriamo degli esploratori di nuove ed impervie vie e nemmeno degli animali da zoo abituati alla presenza di osservatori curiosi. Siamo solo degli umani che tentano di vivere al meglio il profondo sentimento che li lega e che ha già fatto toccare vertici unici, impensabili. Si tratta ora di riuscire a gestire le dinamiche relazionali come avviene sempre tra persone che si amano . L'obiezione che ci viene mossa più frequentemente è che l'essere in due comporta già grosse difficoltà, perciò in tre dev'essere ancora peggio. Mi pare invece di poter rispondere l'esatto contrario: l'esistenza di un "terzo soggetto" può facilitare lo stemperamento delle tensioni, perchè è raro che il conflitto investa contemporaneamente tutti e tre. Almeno a noi non è ancora successo. Certo il ruolo del terzo è delicato, perchè come catalizzatore delle forze in campo, deve sapersi muovere con equilibrio e discrezione, benchè fortemente coinvolto sentimentalmente, affettivamente ed emotivamente. Fino ad oggi noi siamo andati per tentativi, a seconda di chi si trovava a sperimentare il ruolo più delicato, che non è di semplice e banale "arbitraggio". Il più delle volte abbiamo sbagliato, eh eh, ma niente di grave: già ammorbidire gli animi e mitigare (o sfogare) i nervosismi aiuta. Alla fine però ciò che determina il recupero ed il superamento del conflitto è sempre e solo l'amore, mica il 3° novio, per fortuna! L'amore, una volta liberato dalla gabbia in cui i caratteri individuali, i limiti comportamentali e le convinzioni personali l'hanno temporaneamente represso, torna finalmente a governare, ri-orientando,se necessario, la vita di relazione. Esattamente come accade nella coppia.
P.S. Grazie, Mel! Mentre tu scrivevi il tuo commento e io il post, ho preparato una torta salata per En (ne va matto) e pensato ad un gioco che piacerà sicuramente a Dan (ma anche a En).Cosa non si fa per mandare avanti la famiglia, eh?

lunedì, ottobre 19, 2009

Favole realistiche



Lupetta ha bisogno del contatto fisico. Quando non c'è En, suo primo amore, le basto anch'io ed ovunque mi sieda (o sdrai) si precipita immediatamente a ricavarsi un posticino, non importa se scomodo, purchè a diretto contatto. Dimostrerà scarsa indipendenza, ma mi piace questo suo bisogno. Adesso che è arrivato il freddo non è niente male trovarsi addosso un pulsante batuffolino di morbido pelo! Noi umani siamo più incostanti anche nei bisogni, troppo condizionati dagli umori (e dagli ormoni) siamo mutevoli ed imprevedibili persino a noi stessi. Incontentabili. In molti casi è un bene , perchè si è stimolati a crescere, perchè giustamente mai del tutto appagati dai traguardi raggiunti. Per gli altri però, per quelli che ci stanno intorno,risultiamo spiazzanti quando non hanno modo e tempo di registrare i nostri passaggi interiori. Iniziano così le incomprensioni e le tensioni che montano inevitabilmente con i silenzi e le interpretazioni solitarie. Sembra il modo più veloce per complicare l'esistenza nostra e altrui. Un po' quello che vedo tra i novi in questi giorni, anche se apparentemente la vita procede quasi come se nulla fosse. Da una parte intuisco un bisogno che la chiusura ermetica dell'altro frustra senza esauriente giustificazione. Non intervengo, ma inevitabilmente la situazione mi coinvolge e, non sapendo orientarmi nel contesto, mi lascio guidare dalla nostalgia di un tempo migliore. Quando si tocca con mano la felicità non ci si accontenta più della mediocrità . Non ho dubbi sull'amore che ancora ci unisce in troppia: questa sottile sofferenza anzi ne è parte integrante, forse necessaria (La misura dell'amore), così come so che non si può vivere sempre in una favola. E a proposito di favole, c'è una bellissima recensione di Mel di "Viola di mare"di Donatella Maiorca. Il film racconta di "due ragazze che si amano e che per questo sfidano le convenzioni sociali, gli obblighi connessi all’appartenenza anagrafica al mondo femminile e a un mondo arcaico saldamente cristallizzato nelle tradizioni locali, che assegnano il posto a ciascun componente della comunità, anche quello che ogni individuo riserva alla propria essenza di volontà e desiderio".
Dopo"Gran Torino" che abbiamo visto insieme ieri, un'altra "favola realistica" " che sconvolge l’emotività del fruitore e ne rode le sicurezze" è proprio quello che ci vuole per noi.

domenica, ottobre 18, 2009

Ostinato amore


Siamo già a domenica sera. Ma quanto corre il tempo? Sono sceso al piano di sotto a scrivere il post, perchè En e Dan tengono occupato il pc cantando a squarciagola le loro canzoni preferite. Ogni tanto mi arriva qualche acuto particolarmente forte. Mi piace, a distanza (per una banale questione di sensibilità d'orecchie), cogliere così qualche attimo della loro unione. Nei giorni scorsi correva tensione tra loro e ieri sera ho lasciato che recuperassero l'intimità di cui avevano bisogno. Non so se hanno risolto: siamo tre caratteri completamente diversi e raggiungere un'equilibrata armonia richiede continuamente aggiustamenti ed anche compromessi di buon senso, anche se apparentemente in contraddizione con l'amore che invece esige tutto, non mezze misure. Già da stanotte erano più sereni, buon segno. Oggi ne ho potuto godere anch'io. Il giardino dell'amore pretende cure costanti in ogni stagione per dare i suoi meravigliosi frutti. Deve essere continuamente protetto da aggressioni esterne, ma anche da deperimenti interni che il tempo può provocare. Occorre individuare l'intervento giusto per curare o semplicemente rafforzare ciò che il terreno fertile germoglia di suo, spontaneamente. Lo so bene io, che mi picco di essere un agricolo. Nei giorni scorsi ho messo i tutori ai tre cipressetti che sono il mio orgoglio di allevatore : già svettano verso il cielo. Ci vorranno rimedi simili anche in una relazione amorosa? L'idea del "tutore" suona male in amore, ma se può servire ad indirizzare sempre diritto e sempre in alto lo sguardo degli amanti che ci sarebbe poi di male? Riconoscersi bisognosi di aiuto mi pare una gran bella cosa, perchè lontana dalla pericolosa presunzione d'essere "arrivati". "Ora che ci penso ci sono delle volte che ti gira un po'strana la vita, l'umore e allora ...provi a dire quello che ti passa per la testa". Alias sa dirlo con la poesia e la musica (anche perchè Koala non c'era in quel momento), noi, più terra a terra, ce lo diciamo materialmente con l'amore.
Ci stringiamo a Barbara . A lei, a noi, a tutti :"Ostinato amore"!

sabato, ottobre 17, 2009

Voglia di tenerezza



Eccomi pronto a raccogliere l'invito di Ser lanciato nel suo post di ieri. E' bravo Ser nello scrivere e anche nel parlare. Riesce ad esprimere semplicemente concetti a volte difficili e complicati. Sicuramente la sua professione l'aiuta, ma credo che il leggere e l'aver letto migliaia di libri abbia notevolmente contribuito a renderlo così. Anche Lupetto è sulla buona strada e questo ovviamente mi riempie di gioia. Dan ed io invece siamo un disastro, o forse non siamo riusciti a varcare la soglia del piacere che una buona lettura riesce a darti. Chissà se mai riusciremo. Poche volte ho provato la sensazione di essere un tutt'uno con il libro che stavo leggendo. Di solito perchè riuscivo ad immedesimarmi nella storia narrata. E' così anche per i film. Amo quelli drammatici nei quali ritrovo spesso nei protagonisti una piccola o grande parte di me. Forse è per questo che riesco a commuovermi. La ricerca della commozione capita sia la mia terapia: mi ritrovo in youtube davanti a qualche spezzone di film e giù lacrime. E' però da un pò che non succede, quasi volessi frenare a tutti i costi le mie emozioni. Non è da me che ho fatto delle emozioni il mio cavallo di battaglia nel lavoro e nella vita di tutti i giorni. Sono un pò spento. Forse è solo una fase momentanea, un pò di stanchezza legata anche a piccoli problemi di salute che non vogliono passare. I novi mi capiscono e portano pazienza. E' questo il bello dell'essere in troppia perchè l'affanno del momento di uno dei tre è compensato dagli altri due. Quindi si affronta il fine settimana nel migliore dei modi. Vi devo confessare solo una cosa,ma non ditelo a loro, i miei novi: ho solo bisogno di un abbraccio forte forte a quattro mani. Solo un abbraccio niente di più!


Ora mi aspettano le faccende domestiche. Questo sabato sono leggere anche perchè Ser durante la settimana mantiene la casa pulitissima e in ordine. (En)


Un abbraccio forte a tutti ed un video che ripercorre uno dei tanti film che mi hanno emozionato:


venerdì, ottobre 16, 2009

Venerdì pomeriggio



Prima comincia, prima finisce. L'inverno intendo. Non sarà una teoria scientifica, ma mi fa bene pensare sia così. Di solito le questioni che non mi piacciono, i problemi insomma, preferisco affrontarli subito per poi godermi con tutta calma il bello che rimane. Succede così anche per il mangiare: prima mi dedico a tutto ciò che non mi piace, o comunque non mi fa impazzire, e soltanto alla fine concentro le golosità per assaporarle il meglio che posso. Ciascuno elabora le sue strategie per stare bene, niente di straordinario. Se non fosse che domani è già sabato, cioè la fine della settimana, quando rimangono solo le cose belle da vivere e coltivare dopo gli impegni, le fatiche e gli stress (che pure fanno parte della nostra vita) lavorativi. Poco importa quello che faremo, se finalmente domenica pomeriggio andremo per boschi a cercar castagne dal momento che sul mercato il loro prezzo è esagerato, o se invece ce ne staremo a poltrire in casa. Bello è stare insieme senza gli inevitabili condizionamenti e lasciarci andare a quella "confusione" di sentimenti, emozioni e sensazioni che sono il sapore della nostra vita.Non ne godiamo mai abbastanza.Dan ed io abbiamo ancora la mattinata di domani prima di considerarci davvero nella festa, ma già ne avvertiamo distinti i segnali e ci basta. En, come il solito, ingannerà l'attesa del nostro ritorno impegnandosi in tutti quei lavoretti domestici rinviati e, naturalmente, regalandoci un bel post sorpresa , anche per farsi perdonare gli eccessi cui si è abbandonato mercoledì sera. Ricordate la sua rigorosissima dieta? Funziona tutta la settimana, salvo quelle 2 o 3 occasioni di uscita, che puntualmente si presentano settimanalmente e che lui considera sacre, perciò di totale sospensione di ogni limitazione nel mangiare e nel bere. Un po' di attività fisica e di delicato esercizio della mente saranno un vero toccasana per lui domani mattina!

giovedì, ottobre 15, 2009

La capra-espiatoria


L'Alto commissario ai Diritti umani dell'ONU critica l'Italia per la bocciatura della legge anti-omofobia e per l'aggravante di reato per gli immigrati clandestini, contenuta nel famigerato "Pacchetto Sicurezza", che suona come discriminante, perchè «Per gli immigrati irregolari non ci può essere una sospensione dei diritti umani. Per punire lo stesso reato, dovrebbero esserci le stesse regole per chiunque». Ci starà alle costole per verificare. Intanto la Binetti fa da capra-espiatoria per sviare la nostra attenzione dall'ennesima imbranataggine del PD, che sembra proprio condannato a non riprendersi. Almeno finchè Berlusconi durerà al Governo. Non posso credere che tra tante teste in Parlamento l'opposizione non indovini mai una strategia, o anche solo un'idea, vincente. Mi viene il sospetto, accertata ormai pubblicamente l' assenza di qualsiasi scrupolo morale da parte del cavaliere, che la dirigenza del PD sia vittima di volgari ricatti che la inchiodano all'attuale politica perdente. E' fantapolitica? Speriamo. Mi lascia perplesso però anche il riallineamento vaticano dopo il clamore del "caso Boffo", che già qualcuno allora interpretava come una minaccia, nemmeno troppo velata, alla cattogerarchia:"la nota con cui “L’Osservatore Romano” del 9 ottobre ha riferito della bocciatura del lodo Alfano è un capolavoro di diplomazia non neutrale. In pratica una ciambella vaticana per Berlusconi", così Sandro Magister ,giornalista filoruiniano. Qualche cattivo pensiero sembra lecito.

Tornando alla Binetti, a costo di risultare impopolare, vorrei ridimensionare la sua posizione: ha le sue idee che sono sicuramente diverse dalle nostre, ma almeno ha una sua dignitosa coerenza. Il PD raccoglie fin dalle sue recentissime origini personaggi di diversa provenienza cultural-politico-idelogica, quindi non può pretendere di essere d'un botto un partito bulgaro. Dovrebbe invece esigere che i suoi componenti abbiano almeno chiara la distinzione tra sinistra e destra, dal momento che al suo interno esistono ancora ambigui individui ( vedi Rutelli e prima ancora Mastella) che sono sempre sul punto di spiccare il volo da un ramo all'altro del Parlamento, quasi fosse "cosa normale". Quelle sono le persone da licenziare subito, senza attendere le loro mosse!Almeno la Binetti anche in questa materia è estremamente chiara e lineare( "Mi credevano una zapatera?" ): con la destra non andrà mai, nemmeno se cacciata dalla casa attuale.
Conclusione: prendiamocela con i veri colpevoli di questo nuovo smacco e andiamo tutti a votare alle prossime primarie.

mercoledì, ottobre 14, 2009

Tre voci: un nuovo blog



Sono arrivate sul web! Ho letteralmente divorato i post scritti in Tre voci, il blog di SiMaDi (Troppia al femminile e Sabato di troppie), le amiche che vivono la nostra stessa meravigliosa realtà di troppia. E' straordinario come si raccontano, a partire dal primo incontro nel quale, senza saperlo, un preziosissimo seme è stato messo a dimora. Non un seme qualsiasi ma di baobab: "In natura non conosco albero più particolare del Baobab, quindi mi piace pensare a noi come a questo albero che, punito dagli Dei per la sua troppa vanagloria lo piantò a radici all’aria. Eppure continuò a crescere, a moltiplicarsi e a vantarsi della sua particolarità". E si presentano:"La nostra é la storia di un amore fuori da ogni schema, da ogni regola, da molti confini. E’ una storia che ha rivoluzionato la nostra vita, il nostro lavoro, le nostre certezze. Molti l’hanno definita “impossibile”, altri “diseducativa”, altri ancora una vera “follia”. Noi pure la definiamo “la nostra follia”, perché essere in grado di credere in quello che viviamo richiede una certa dose di apertura, sia mentale che emotiva. Ha causato insicurezze, dis-equilibri, paure, ma pure uno dei sentimenti più forti mai provati, per il quale ci sentiamo, anziché emarginate, fortunate".
Ne hanno davvero di coraggio le ragazze per superare i tanti pregiudizi e le censure già incontrate sul loro cammino:"Ciò che lascia basiti é la sicurezza con cui, spesso dopo una di queste notti riflessive, alcuni vengono da noi a proporci la loro perla di saggezza, individuando (a loro dire) la ragione ultima di questo sentimento. Sì, perché é anche da notare che nessuno mai usa la parola amore, in genere viene usato il termine "relazione", e quando sono generosi "sentimento"".
Noi qui siamo chiaramente di parte e ci riesce fin troppo facile immedesimarci in quello che scrivono. Addirittura, leggendo, riviviamo le stesse paure, le emozioni e le meravigliose sensazioni che SiMaDi dipingono come un'onda che però "non ha nulla di materiale: è il mezzo dei sogni, di ciò che potrebbe essere, del 'domani' per cui serve il coraggio di osare".
Altre tre voci sul web per affermare che l'Amore non può essere represso negli schemi convenzionali, anche se più comodi e rassicuranti. L'Amore va più veloce delle singole esperienze e tradizioni, tutte le comprende ma insieme le supera. L'incapacità politica di stargli dietro non impedisce agli innamorati (di qualsiasi orientamento sessuale) di vivere ciò che solo l'Amore può loro ispirare. Costi quel che costi. In coppia, troppia o altro che sia.
In bocca al lupo, ragazze!

martedì, ottobre 13, 2009

La nuestra escalera






"Il 13 ottobre è lo Stairs Day. Colloca la tua scala quel giorno nel tuo blog per riuscire a salire e salire fino più in alto che puoi. Non è una scommessa, non è un macrocontenitore di scalini, non è un anniversario dei più di1.000 post scritti in due anni con la tematica della scala. È lo STAIRS DAY.Colloca una scala nel tuo blog ed avvisaci per unirle tutte nel blog di Stultifer".
L'idea della scala da salire e salire più in alto che si può , probabilmente metafora della vita, ci piace. E' una sfida, ma è anche la necessità stessa ad imporre di non fermarsi rasoterra nonostante la fatica della salita. Siamo ben piantati a terra, ma siamo fatti per le vette da cui si dominano i panorami migliori e da cui si vedono le cose come realmente sono. Piccolissime in confronto all'orizzonte infinito. Da lassù vediamo quello che siamo realmente: piccoli uomini che si arrabattano continuamente, trafficando ed imprecando. E nemmeno sempre per conquistare ciò che davvero vale. Salendo tutto potrà apparirci più chiaro e una volta di nuovo a terra guadagneremo, forse, tempo, energie ed umore.Si comincia la salita da soli, nemmeno si vede la meta perchè la scala che abbiamo scelto curva. La tentazione di fermarsi è forte (giganteggia la scritta "Hell", inferno) ma, gradino dopo gradino, si va. Dietro l'angolo è possibile trovare un/a compagno/a ( o anche più) e allora la salita diventa più spedita, più serena. Affrontare i gradini in 2 (o 3 come nel nostro caso) è un'esperienza straordinaria che ci auguriamo l'un l'altro tutti. In cima non può che esserci la cosa più meravigliosa che possiamo desiderare e sperare e che già abbiamo incominciato a sperimentare per... gradini. Chi altri può essere che ci incalza ,chiedendo di seguirlo più in alto che riusciamo, se non l'Amore in tutte le sue infinite possibilità ed espressioni?

lunedì, ottobre 12, 2009

Lunedì mattina


Non so se davvero la vecchiaia coincida con la conquista della saggezza. Certo non è così per tutti, sicuramente non per Berlusconi che sta dando fondo alla poca lucidità rimastagli. Ma forse si rende conto di essere arrivato alla fine ed è disperato: la prospettiva è l'esilio per il tempo che gli resterà da vivere. E' quel "65% " di Italiani da lui continuamente sfoderato a preoccupare. La storia però ci insegna che morto un re se ne fa un altro.

Dan mi avvisa in questo momento dell'attentato davanti alla caserma Santa Barbara di via Perrucchetti a Milano. C'è ancora confusione sulla dinamica e sull'autore (uomo o donna, forse libico), ma pare che i pochi feriti non siano gravi. E' comunque un brutto inizio di settimana: staremo a vedere.

La giornata è invece bellissima, sembra che la bella stagione non voglia cedere il passo all'autunno.

Ieri pomeriggio avremmo potuto approfittare per una bella gita ,magari nei boschi a raccogliere castagne, invece la solita pigrizia ci ha confinati in casa. La stagione delle castagne è però cominciata ufficialmente alla festa di compleanno del papà di En, due sabati fa , per proseguire subito la sera dopo, quando Pepìto si è presentato a casa con quelle da lui raccolte il pomeriggio. Le abbiamo terminate solo ieri con gli amici venuti a trascorrere la serata. Per Dan la preparazione delle caldarroste è un rito che celebra sempre personalmente. Nessuna delega. Come già scritto,è ghiottissimo di questo frutto autunnale. Nient'altro lo ingolosisce di più. Beh, non è proprio così, ci sarebbe qualcosa che sa attizzarlo ancora più delle castagne, ma non si può dire senza violarne l'intimità (e la decenza di chi legge, eh eh).

Intanto si comincia a sapere qualcosa di più sull'attentato alla santa Barbara. Speriamo si tratti di un caso isolato e non sia l'inizio di un'altra stagione di attentati. Restano ancora da chiarire quelli del passato più recente. La paura è un'arma cui si è fatto già troppo ricorso nei momenti ... opportuni.
Improvvisamente il cielo è diventato grigio, ma si è alzato anche il vento: riuscirà a spazzar via le nubi che oscurano il Paese?Non possiamo restare ancora troppo a lungo in apnea mostrando le nostre vergogne al mondo.

domenica, ottobre 11, 2009

Dilatazioni di saggezza


Mamma mia! Mi distraggo un attimo dal blog e trovo discussioni, opinioni su un tema così complesso e difficile: la fedeltà. Solo poche parole, probabilmente scontate, per dire la mia. La fedeltà come qualsiasi virtù presuppone il rispetto verso se stessi e gli altri. Il rispetto è l'unico elemento razionale che si può esercitare, sforzandosi. Per il resto il terreno è davvero pieno di imprevisti e possibilità. Che poi sono anche il sale della vita di tutti i giorni.Bastarsi come coppia (troppia), sereni e appagati, è il meglio in assoluto (per noi), ma condividere in coppia o troppia le proprie debolezze è traguardo da raggiungere comunque. Quindi servono parole per evitare o per risolvere situazioni che potrebbero presentarsi. E' stato uno dei primi impegni che ho preso con i novios e mi rende sereno. Volontà e rispetto quindi. Poi, che in tre si presti il fianco a pensieri orientati esclusivamente al sesso non è certo un problema nostro, che ben sappiamo cosa vogliamo e cosa no.

Ieri sera bella serata ed altra festa di compleanno (Fabri). Ho mangiato tanto. Per una volta la dieta può attendere. Ho notato però che superati i quaranta è molto più faticoso recuperare il cosidetto peso forma. Intendo il peso che ti fa stare bene, non quello delle varie tabelle. Mi pare di mangiare poco, ma l'ago della bilancia non scende. Potrò quindi contare sull'altezza, ma purtroppo anche li il tempo non aiuta. Si diventa anche più piccoli invecchiando. Ma allora è un disastro l'invecchiamento. No! Si diventa più saggi, dimenticavo. Quindi più bassi, più grassi ma saggi! Saggi nel farsi scivolare addosso tante cose, magari piccole "spigolosità" in grado di rovinarti la giornata. Saggi nel cogliere le provocazioni e trasformarle in risultato. Saggi nel cogliere l'essenza e non la superficie. Saggi nel capire dove il terreno è ancora fertile e si può seminare a volontà, perchè la saggezza ti porta anche a saper aspettare. Aspettare che quel fiore con il suo profumo ti possa ancora inebriare e farti vivere l'unica cosa che davvero conta: l'amore.

Ora una canzone che piace tanto a Dan. Peccato non poter postare il video (che ancora non c'è) della sua interpretazione: il suo accento napoletano e l'intensa espressività del volto offrono uno spettacolo straordinariamente simpatico.

Buona domenica! (En)

venerdì, ottobre 09, 2009

Della relazione e della fedeltà



SkraM e Anastasia Beaverhausen commentando il post di ieri hanno sollevato un paio di questioni che, pur già trattate qui e là sul blog, hanno il potere di non essere mai completamente chiuse,necessitando via via di puntualizzazioni e sviluppi che vanno di pari passo con diversi fattori che si intersecano (evoluzione socio-culturale, crescita personale,dinamiche relazionali etc). In ogni caso è bene tornare a discuterle, ampliando magari, se possibile, gli interventi così da offrire diverse angolazioni e punti di vista. La provocazione iniziale stava naturalmente nel post e, più precisamente, nella ferma dichiarazione di rigida monogamia della nostra troppia.SkraM osservava che non avrebbe senso altrimenti la relazione. Non so se si riferisse direttamente alla troppia o alla relazione amorosa in genere, quindi anche alla coppia. Suppongo sia così, perchè troppia o coppia, eccettuato per le dinamiche interne, non si differenziano affatto in quanto relazione affettiva.In ogni caso non ce la sentiamo di condividere l'opinione di SkraM, perchè convinti che ogni coppia (troppia), nel corso della sua esperienza e proprio sulla base del vissuto specifico,debba inventare un proprio modello che non è necessariamente quello tradizionale che anzi, come già sostenuto, può valere al massimo per le coppie etero (e nemmeno sempre). "La maggior parte (purtroppo) delle omocoppie s'ispira all'unico modello conosciuto, quello etero. Qui sta, a mio parere, la causa di molti fallimenti amorosi: proprio nella testardaggine (pigrizia?) di voler seguire un modello (maschio/femmina) che, per quanto conosciuto, è necessariamente diverso da quello maschio/maschio e femmina/femmina" ( 21 dicembre 2007). Quello che per noi può non avere senso, lo può però avere in contesti del tutto diversi con protagonisti altri da noi. E' questo il momento storico in cui portare alla luce, in uno scambio produttivo, le diverse esperienze che devono poi confluire in quel patrimonio culturale omo ancora non conosciuto, ma che è, a ragione, implicitamente richiesto dalla società in vista del riconoscimento del diritto (giuridico) all'amore. Certo, perchè ci sia amore e non una sua rappresentazione scenica,è fondamentale in ogni tipo di relazione, aperta (sessualmente) o no, la trasparenza: non ci può essere doppiogioco tra adulti. E qui "ci sta" la provocazione di Anastasia rivolta direttamente a noi:"Sicuri sicuri sicuri che tutti e tre siate monogamici? ma proprio sicuri sicuri sicuri? ma proprio tutti tutti?".No, cara Anastasia, la certezza non l'abbiamo nemmeno per noi stessi: saremmo dei poveri illusi o degli ipocriti a crederlo. L'amore però è ed esige fiducia, come pretende anche, se vero e grande, capacità di superare eventuali cadute, proprie o altrui. Perchè siamo tutti umani. Per ora possiamo solo affermare che non ci è stata particolarmente difficile la fedeltà, anzi è risultata fin troppo naturale, ma siamo solo agli inizi del quinto anno di vita in troppia. Siamo abbastanza certi che giocheranno sempre un ruolo importante la vivacità e la fantasia nel reinventarci continuamente, così come la voglia di non fermare mai la nostra crescita. Di singoli e di troppia. E voi, cosa pensate?

giovedì, ottobre 08, 2009

Giovedì


Basta coi soliti discorsi che tanto non ci aspettiamo particolari cambiamenti nell'immediato. Nemmeno condanne, dal momento che probabilmente i reati andranno in prescrizione. Ci consola sapere che in questo Paese esistono ancora dei "paletti" entro i quali tutti dobbiamo restare. C'è un limite a tutto insomma. E' già qualcosa.

Come il fatto che oggi è giovedì. Non c'è nulla di particolarmente interessante da registrare nella nostra vita, che scorre fortemente ritmata dal lavoro. Io non ho ancora scelto un'attività ginnica, ma almeno mi sono iscritto ad alcuni corsi universitari . Fa sempre bene tenere la mente esercitata e stimolata. I novi sono letteralmente massacrati dal lavoro ed arrivano a sera puntualmente stravolti, per cui la nostra vita sociale si riduce necessariamente ai fine settimana.Siamo però di natura poco mondani, quindi non ne soffriamo molto. Ci spiace piuttosto anche solo l'idea di relegare gli amici in tempi determinati, ma anch'essi vivono il condizionamento di questa frenesia assurda e poco umana. Pur sapendo che possono venire a trovarci quando vogliono ,succede di rado che si facciano vivi prima del venerdì. Ho il sospetto che,conoscendoci, temino di sottrarre tempo ai nostri giochi amorosi. Sbagliano naturalmente, ma sono davvero molto discreti!

A noi piace però spalancare la porta di casa a chiunque voglia condividere momenti di sincera e serena convivialità: fa parte del nostro modo di essere e penso sia anche la conseguenza naturale del nostro star bene. La fecondità dell'amore non si realizza esclusivamente nella procreazione, ma in 1000 modi diversi. Anche questi tutti da inventare. Il limite è rappresentato da quanti si convincono che l'essere in tre equivalga ad una nostra predisposizione al libertinaggio di cui intendono profittare. In quel caso solamente la nostra stroncatura è immediata e senza fraitendimenti. Come già scritto, siamo una troppia rigidamente monogamica.

mercoledì, ottobre 07, 2009

Tutti uguali





Dovrà sottrarre tempo al governo del Paese per difendersi nei vari processi in cui è coinvolto. L'aveva minacciato scaramanticamente ieri. Oggi che la sentenza di illegittimità del Lodoangelino è arrivata, nonostante i due giudici della Corte amici (cenarono con lui e l'Angelino lo scorso maggio, ricordate?), possiamo supporre che d'ora in poi avremo il piccolo Premier solo part time. In altre civiltà, sembra ormai ossessivo ripeterlo, si sarebbe (o sarebbe stato) già dimesso da un pezzo, ma siamo in Italia...

Piuttosto,ne soffrirà il Paese? Credo di non esagerare sostenendo che faticheremo ad accorgercene, perchè la maggior parte del tempo e delle energie le ha sempre spese nella cura del suo impero più che della cosa pubblica. C'erano poi le sue ragazze da accontentare: per loro, è noto, ha bellamente trascurato impegni ufficiali.

La sentenza ha ovviamente scatenato le ire degli amici e della moltitudine fedele: c'è chi vuole trascinare il popolo in piazza e chi grida fino a restare senza voce la solita, vecchia, abusata tesi del "complotto".

Risponde lapidariamente il Times: "Nessun cospiratore obbligò Berlusconi ad andare alla festa dei 18 anni di Noemi Letizia.Nessun complottatore lo costrinse ad andare a letto con Patrizia D'Addario", così come i processi in cui deve rispondere di corruzione ed evasione fiscale "derivano dalle sue stesse azioni e dalla convinzione dei magistrati che egli abbia violato la legge". La Legge non è forse uguale per tutti?

martedì, ottobre 06, 2009

L'attrezzo



Soldi, media e immunità fanno la diversità. Non tutti siamo uguali, questo lo sapevamo da un pezzo. Da che abbiamo cominciato a capire come gira il mondo, cioè poco dopo la nascita. Oggi però la differenza sta nella prepotenza e nell'arroganza con cui si vuole rimarcare la diversità e prendere così le distanze da noi, comuni cittadini. Il peggio è che arroganza e prepotenza sono esibite in nome della volontà e del consenso popolare.
Purtroppo così sembra essere: il voto popolare, conquista abbastanza recente come la nostra democrazia, elegge i propri governanti e, se questi sono abili (ad infinocchiare)e spudorati nella gestione della cosa pubblica, col potere si pongono al di sopra delle leggi (che fanno ad hoc)e della stessa Costituzione, che dovrebbe salvaguardare appunto la democrazia faticosamente conquistata.
Già, basta disporre degli strumenti giusti.
In fondo l'"attrezzo" ha sempre fatto la differenza in una società maschilista come la nostra. Non a caso il piccolo Premier con la storia delle escort che vanno e vengono dai suoi palazzi ha ingigantito la sua fama di tombeur de femmes, anzichè finire i suoi giorni ,come qualsiasi altro politico di qualsiasi Paese civile, dimenticato da Dio e dagli uomini. Può invece, a ragione, sostenere che i suoi elettori non solo sono con lui, ma addirittura, in nome del suo libidinoso e geriatrico (un po' datato) attrezzo, riescono persino a non vedere la malagestione generale del suo Governo.
Cosa aspettiamo a sottoporci ad un trattamento psicoanalitico collettivo?

lunedì, ottobre 05, 2009

Spigolosità



La giornata non è iniziata nel migliore dei modi. Potevo fare qualcosa di sensato , avendo tempo e opportunità, quindi non ci ho pensato due volte. In premio ho ricevuto ringraziamenti formali, ma col tono seccato di rimprovero per aver fatto perdere del preziosissimo tempo a chi lavora (3 minuti esatti). L'avevo previsto, perciò non ci sono rimasto male :dovevo solo consegnare qualcosa che il buon senso suggerisce di avere sempre con sè. Evidentemente il buon senso nel nostro Paese è un attributo del tutto relativo e personalissimo. Un po' alla volta le qualità negative di chi imperversa sui media tracimano e diventano patrimonio di tutti.
Succede in ogni campo.
Recentemente mi sono stupito nell'apprendere da un ragazzo la sua intenzione di voler tentare la via stra-battuta del mondo dell'immagine. Oggi anche il più ingenuo sa che l'accesso a certi settori non dipende dai meriti naturali o dalle abilità acquisite (quando ci sono),per cui non ho voluto approfondire. Ciò che è emerso clamorosamente negli ultimi mesi ma che già si intuiva, mi fa ritenere che insistere nel perseguire certi obiettivi inflazionati equivale a sposare una filosofia che non solo non condivido, ma addirittura detesto.
Temo che pagheremo cari gli anni del berlusconismo non solo nell'immediato, ma anche sulla lunga distanza, perchè una mentalità che si è insinuata così capillarmente nella società necessiterà di anni e anni per tornare almeno alla decenza.
Come se non bastasse,sempre stamattina, entrato per una velocissima spesa in un supermercato che non è il solito e rassicurante che frequento abitualmente, mi sono imbattuto in una coppia che avrei preferito evitare.
Non è stato proprio un bell'inizio di settimana! Meglio mi dia subito alle noiose e pressanti faccende domestiche, così salvo la giornata e magari riesco anche a stirare le spigolosità del carattere che mi impediscono di affrontare con maggior superficialità situazioni che mi innervosiscono.Buona settimana a tutti!

domenica, ottobre 04, 2009

Messina



Le tre giornate di festa, soleggiate e ancora calde qui, non ci hanno impedito di seguire con preoccupazione le notizie sempre più drammatiche che arrivavano da Messina e purtroppo anche da altre parti del mondo. La testimonianza diretta di Messi (Disastro) e le amare riflessioni di Mel (Un fiume che non c'è), i nostri due amici siciliani, ci permettono di superare la distanza geografica per condividere insieme a loro e alla loro gente l'ennesima tragedia che denuncia l'irresponsabilità dell'uomo cui la natura violentata si ribella. Purtroppo sono i soliti discorsi che sentiamo e facciamo puntualmente in simili occasioni, senza mai cambiare significativamente scelte e comportamenti dettati esclusivamente dal profitto immediato (di pochi). I morti (e i tanti dispersi) vengono liquidati entro il tempo ipocritamente commosso del lutto ufficiale, inevitabile concreto pegno da pagare per l' insensata ed inesauribile avidità umana. "Quello che sta accadendo in questi giorni dimostra che verità e potere non coincidono mai. Quello che è accaduto a Messina è il frutto, non della natura, ma del cemento. Se chi permette a chi scrive di farlo secondo coscienza e senza pressioni, tragedie come questa potrebbero essere evitate", ha gridato ieri Saviano agli Italiani cui resta del buon senso.
Il silenzio del Governo però lascia intuire che la tragedia di Messina è solo un intoppo alla realizzazione del ponte sullo stretto...

sabato, ottobre 03, 2009

Festa 3


"Ciao *****ghetti! spero abbiate dormito e vi siate ripresi completamente! Io a parte dolori qua e là, sono carico ma temo non durerà per tutte e quattro le ore! Uff! Buona mattinata magari scrivendo un bel postino a quattro mani. Vatmo!". Questo è l'sms che Ser, uscito anche stamattina all'alba, ci ha inviato. Rende sufficientemente l'idea che i festeggiamenti sono stati davvero intensi ierisera tanto da proseguire anche in questo magnifico sabato ottobrino con la chiara sensazione, così come ci raccontavano le amiche in troppia, di stare tre metri sopra il cielo. Ora stiamo provando a soddisfare il desiderio di Ser scrivendo a quattro mani. La situzione però è piuttosto comica, tanto da ricordare molto da vicino Totò e Peppino nel celebre film "Totò Peppino e la malafemmina":

Ierisera, intorno alle 22, mentre En, il romantico, ricordava a noi e al gruppo di amici che proprio a quell'ora di quattro anni prima Cupido scoccava contemporaneamente tre frecce della sua faretra, Dan, l'ormonauta, più concretamente sintetizzava con un: "Stavamo già trombando!". In effetti così fu! L'attrazione chimico-fisica è stata nei primi tempi la scintilla che ha consentito di accendere questo travolgente Amore. Il tutto o quasi è già stato riportato in queste pagine . Come il solito, abiamo fatto tardi stanotte: le ore sono trascorse velocemente con gli amici storici.Fabri, Mau e Luci hanno vissuto il nascere della nostra storia e continuano ad accompagnarci condividendo spesso con noi momenti belli e brutti . Ovviamente, rimasti soli abbiamo chiuso la serata come l'avevamo iniziata quattro anni fa nonostante fosse notte fonda. La magia insomma continua, si evolve nella direzione che ci pare quella giusta e noi siamo sempre più consapevoli di ciò che andiamo meravigliosamente vivendo.

Le feste comunque non sono ancora finite: stasera andremo a cena dai genitori di En per festeggiare il compleanno di suo papà. Da fonti indiscrete (Lupetto), il menù sarà ricco, ma anche in questa occasione saranno certamente soprattutto i ricordi e gli affetti a fare da padroni. Per Dan in un certo senso è la prima cena "ufficiale"con i suoceri e i cognati. Sicuramente emozionato, può comunque già contare su un'alleata, la sorella di En che in più occasioni ha manifestato "spiccata simpatia" per il giovane novio. Resta sempre un po' complicato far accettare come normale la nostra situazione ... all'esterno, specie quando sono coinvolti affetti molto profondi. Cmplicato sì, ma certo non impossibile, eh eh!(En & Dan)

venerdì, ottobre 02, 2009

Ancora in festa




Già, i festeggiamenti continuano. Oggi è il nostro 4° anniversario: il 2 ottobre del 2005 la vita di noi 3 sperimentava un terremoto non previsto e nemmeno calcolato. Le strutture portanti hanno resistito per cui, dopo il panico e lo smarrimento iniziali, si è subito cominciato a ricostruire senza dover partire da zero. Ma ormai già lo sapete. Si tratta di una tappa importante, uno di quei momenti in cui si guarda indietro per verificare il cammino percorso insieme per poi continuare dritti per la nostra via, con lo sguardo puntato sempre avanti, al futuro.Abbiamo attaversato momenti difficili, di sofferenza ed anche insofferenza, ma ne siamo sempre usciti a testa alta e sempre più innamorati di prima. Chi l'avrebbe detto mai?Possiamo considerarli anni meravigliosi, davvero "il tempo migliore" . Anche stasera niente esagerazioni, festeggeremo la nostra gratitudine alla vita e a noi stessi con quegli amici che leggendoci qui vorranno condividere la nostra allegria dopocena. Grazie naturalmente ai miei compagni, ma anche a tutti quelli che abbiamo incrociato nella vita, come singoli o come troppia, fin qui. Siamo come siamo proprio per merito (o colpa!?!) di tutti quegli incontri.Voi compresi.

giovedì, ottobre 01, 2009

Buon compleanno!

Auguri Ser.!
Dan & En

“Poi, mi scopro lì a volare il cielo su di me, Mentre la mia mano cerca te… Arrossisci un po’… Ma non vuoi più mandarmi via. Inventi, la poesia! “ R.Z.